Caso scommesse, l'informatore di Corona è lo zio di Antonio Esposito

18.10.2023 15:30 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
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Caso scommesse, l'informatore di Corona è lo zio di Antonio Esposito

Il caso delle scommesse illecite nel mondo del calcio prende una svolta inaspettata, dirigendosi direttamente verso la Liguria. In un'intervista recente, Maurizio Petra, 55 anni, originario di Napoli e con un passato segnato da piccoli problemi legati alla droga, ha dichiarato di essere una delle fonti che ha fornito informazioni all'ex "re dei paparazzi" Fabrizio Corona.

Come riporta Il Secolo XIX, Petra ha fornito dettagli sulla vicenda delle scommesse illegali che coinvolgono calciatori, in particolare suo nipote, Antonio Esposito. Quest'ultimo, ex promessa dell'Inter, è ora al centro di un'inchiesta sulle scommesse illegali, insieme ad altri noti giocatori italiani, tra cui Sandro Tonali e Nicolò Fagioli

Antonio Esposito, che oggi risiede a Beverino, nell'entroterra della Spezia, aveva avuto una promettente carriera nel calcio e aveva fatto parte della squadra dell'Inter che ottenne il triplete nel 2010 sotto la guida di Josè Mourinho. Tuttavia, la sua carriera non ha decollato, e ha trascorso gli ultimi anni giocando in squadre minori e svolgendo il ruolo di assistente di Nicolò Zaniolo, un altro giovane talento cresciuto nella regione ligure e coinvolto nell'inchiesta sulle scommesse illegali.

Le relazioni tra Zaniolo ed Esposito, amici di lunga data e cresciuti nella stessa zona, sono complesse. In passato, l'ex Roma aveva offerto a Esposito un ruolo di collaboratore, ma recentemente sembrano essersi allontanati l'uno dall'altro, sebbene i motivi di tale separazione siano ancora sconosciuti.

Maurizio Petra, lo zio materno di Esposito, è emerso come una figura chiave in questa intricata vicenda. Petra, nonostante le sue origini napoletane, vive ormai da tempo nella regione ligure. Le sue affermazioni hanno gettato luce su retroscena che coinvolgerebbero calciatori, inclusi Zaniolo, in scommesse illegali. Zaniolo, però, continua a negare qualsiasi coinvolgimento nelle scommesse su partite di calcio.

Al centro di questa vicenda c'è anche la preoccupante diffusione della ludopatia tra i calciatori. Nicolò Fagioli, il giovane talento della Juventus, è stato il primo a chiedere aiuto per la sua dipendenza dal gioco d'azzardo. Dopo la sua autodenuncia, l'inchiesta sulle scommesse illegali si è ampliata coinvolgendo altri noti nomi del calcio italiano.

Attualmente, gli investigatori della Procura di Torino stanno esaminando il rapporto tra Antonio Esposito e Nicolò Zaniolo. La situazione è in evoluzione, e ulteriori sviluppi sono attesi. Nel frattempo, il presidente del Finale Ligure, la squadra dilettantistica in cui gioca Esposito, ha dichiarato che il calciatore si proclama innocente e attende il proseguimento delle indagini per valutare le prossime mosse.