Scudetto 1915, Avv. Mignogna: “Pronto a riprendere la battaglia per l’ex aequo…”

L’avv. Gian Luca Mignogna è tornato a parlare dello Scudetto 1915 ai microfoni di Radio Olympia. Come dallo stesso spiegato negli ultimi mesi era stato costretto a fermarsi per un delicato intervento chirurgico, ma ora il legale si è dichiarato pronto a riprendere la battaglia per l’ex aequo a Lazio e Genoa: "Ho passato alcuni mesi complicati a causa di un improvviso ricovero ospedaliero e della successiva operazione a cui sono stato sottoposto, ma ora fortunatamente è tutto alle spalle. Finalmente posso tornare a sviluppare il lavoro che stavo facendo e soprattutto a riprendere la battaglia per lo Scudetto 1915".
"Sembra una questione dimenticata, soprattutto a livello nazionale, perché ad eccezione del sottoscritto e dei seguaci biancazzurri nessuno sembra volerne parlare. Eppure c’è ancora un grosso problema da risolvere, perché l’Albo d’oro del calcio italiano è stato ed è tuttora falsato, con grosso danno per tutti i consumatori del prodotto calcistico. Il problema non riguarda più soltanto le istituzioni sportive, ma oramai dovrebbe coinvolgere anche le istituzioni nazionali. Io mi aspetto che prima o poi qualcuno intervenga in questa vicenda del tutto anomala e particolare. Nell’Albo d’oro si inserisce ancora il Genoa quale Campione d’Italia della stagione 1914/15, come se effettivamente avesse avuto l’assegnazione d’ufficio di questo titolo, allorquando, invece, le carte a disposizione dicono esattamente il contrario. Lo Scudetto 1915 non è mai stato assegnato nemmeno al Genoa, quindi la soluzione dell’ex aequo che propongo oramai da anni è l’unica possibile e immaginabile per sanare un vulnus che rappresenta un qualcosa di incredibile".
"Inutile che mettano ancora la polvere sotto il tappeto, perché il problema rimane in tutta la sua gravità, visto che la delibera di assegnazione ai rossoblù non esiste. C’erano due squadre che potenzialmente potevano vincere quel campionato, il Genoa e la Lazio, sicché non resta che assegnare ad entrambe a pari merito il titolo di Campione d’Italia 1914/15. Del resto ricordo a tutti che questa soluzione è già stata avallata anche dalla Commissione dei Saggi, che la stessa Figc aveva a suo tempo nominato. Prima del mio ricovero in ospedale, peraltro, ero riuscito a recuperare per intero gli Annuari del Calcio del 1914, del 1915 e del 1920, che confermano come era strutturato al tempo il campionato nazionale e che al momento dell’interruzione per la Grande Guerra il Genoa era in testa al Girone Finale Settentrionale, la Lazio era già Campione dell’Italia Centrale e le sfide tra le due squadre napoletane, uniche iscritte per il Meridione, erano state declassate a valenza regionale".
"Questo dato è molto importante perché coincide con le risultanze degli Annuari pubblicati successivamente, i quali contengono la storia di tutte le delibere federali e non ce n’è una che parli dell’assegnazione a tavolino al Genoa. Il problema è grosso, ancorché in tutta Italia si faccia finta che non sia stato scoperto nulla. Nei prossimi giorni ad ogni modo mi metterò al lavoro per pubblicare anche queste recentissime scoperte, poi spero che, se non sarà la Figc, qualche altra Istituzione intervenga decisamente sul caso perché non è censurando la verità che si risolve la problematica. L’ambiente Lazio mi auguro sia reattivo, perché sarà importante ricompattarsi e lottare tutti insieme e fino alla fine contro quest’ingiustizia centenaria, anche contrastando l’attuale linea istituzionale sottesa a prendere tempo e fiancheggiata da giornali e televisioni nazionali".
Pubblicato l'11/05