Di Canio, bordate su Totti: "E' egoista, pensa di essere protetto... Quando è stato fuori i risultati si sono visti"

27.09.2010 09:19 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: tuttosport
Di Canio, bordate su Totti: "E' egoista, pensa di essere protetto... Quando è stato fuori i risultati si sono visti"
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© foto di Federico De Luca

Che Francesco Totti e Paolo Di Canio non fossero amici si sapeva. Troppo romanista uno, troppo laziale l’altro per andare d’accordo. Una volta i due litigavano nei derby. Ora è probabile che lo faranno a mezzo stampa. Ieri sera, durante Roma-Inter, Totti non ha gradito la sostituzione decisa da Ranieri a un quarto d’ora dalla fine e se n’è andato negli spogliatoi sena salutare allenatore e compagni. Un atteggiamento che Di Canio non ha perso tempo a stigmatizzare, con pesanti dichiarazioni a Mediaset Premium. Conoscendo il carattere del capitano giallorosso, è prevedibile che ci sarà una risposta pepata.

Ma vediamo che cosa ha detto Di Canio: «Trovo incredibile quello che ha fatto quando è stato sostituito - afferma -. È di una gravità assoluta. Tutti ci siamo arrabbiati in casi simili, ma io non mi sarei mai permesso di lasciare il campo in quel modo. È mancanza di rispetto verso i compagni che rimangono in campo. Il compito di un capitano è rimanere vicino alla squadra. Questo, invece, significa essere egoisti perché un leader vero non deve mai lasciare i compagni da soli, deve rimanere a bordo campo, esultare insieme ai compagni. Lui invece si è dimostrato egoista, perché pensa di essere protetto. È gravissimo fregarsene di quello che accade solo perché ci si sente sicuri di una certa posizione. L'anno scorso c'è stata più responsabilità nella squadra quando Totti è stato fuori e risultati si sono visti. Ieri quando è uscito Totti la Roma è sembrata di nuovo una squadra, con tutti che si aiutavano».

Finita qui? Nemmeno per sogno. Di Canio ha ancora qualche frecciata da indirizzare al capitano della Roma: «Quando dà un calcione o sputa in faccia a un avversario non si comporta da leader - afferma -. L'espressione di Vucinic quando esulta con rabbia è anche contro Totti. Sembra dire: “C... io mi impegno tanto, sono importante, potrei essere utile, ma c'è uno che deve giocare per forza al posto mio altrimenti succedono dei casini».

Di Canio dice la sua anche sull’utilizzo di Totti: «La gestione di Totti è questa - dichiara - lo sanno tutti: da 2 anni lavora solo 2 o 3 giorni a settimana con Vito Scala. È stato un grande giocatore, ma ora è diverso. I veri leader sanno sacrificarsi per la squadra. Per esempio Giggs e Scholes nel Manchester all'occorrenza si trasformano anche in terzini, senza mai polemiche, sono istituzioni ma sono disponibili. Non direbbero mai come Totti dopo la partita col Bayern: abbiamo fatto catenaccio accusando di fatto l'allenatore».