Giampiero Pinzi:"Il mio sogno? Giocare nella Lazio"

Giampiero Pinzi dopo un anno a Verona non conosce ancora il suo futuro. L'Udinese lo aveva ceduto in prestito e ancora non ha trovato un accordo con Campedelli per la soluzione della vicenda. Intanto il mediano aspetta notizie. A TMW si confida in una lunga intervista. il tuo futuro sarà ad Udine?
"Non so nulla, in questo momento è un po' distante l'Udinese. Loro hanno giocatori già collaudati, c'è molto affollamento a centrocampo e io credo di non servirgli. Ho passato otto anni bellissimi là e posso dire che è una città seria, dove si vive benissimo, ma calcisticamente parlando sono lontano per ora".
Quanto ti è dispiaciuto non rimanere al Chievo?
"Ancora non è detto. Loro vorrebbero riprendermi, non so con quale formula, e vedremo. Ho passato un anno fantastico, con una salvezza impossibile e sono contentissimo. Dovranno vedersela, però, le due società perché io non so quanto chieda l'Udinese per il mio cartellino".
Se ad Udine ti chiedessero di restare?
"Dovrei pensarci e valutare, la mia impressione è di essere un po' distante, ma non perché non ci vorrei giocare. L'Udinese in questo momento è nell'elite del calcio italiano".
Com'è stato il tuo rapporto con Leonardi?
"Un rapporto eccezionale, di reciproca stima. Nel momento in cui avevo bisogno di cambiare aria una volta ripresomi dall'infortunio mi ha accontentato in tutto e per tutto, come la famiglia Pozzo".
Visto il vostro rapporto credi che da Parma ti possa cercare?
"Mi farebbe sicuramente piacere perché vuol dire che ho lasciato un'ottima impressione, ma non so. Il mercato è lungo e il Parma in questo momento è ambizioso, con un presidente in gamba che vuole fare una squadra in grado di essere protagonista in A".
Si è parlato anche di Italiano all'Udinese e tu al Chievo. Come lo vedresti là?
"E' un giocatore di qualità e di ordine a centrocampo. Vista la possibile partenza di D'Agostino potrebbe essere un ottimo sostituto, anche se sostituire un giocatore come lui non è semplice. Con le sue caratteristiche, in Italia, c'è solo Pirlo, ma Italiano forse è quello che si avvicina di più fra gli altri".
D'Agostino lo vedi pronto per la Juventus?
"Ha fatto un campionato strepitoso e la chiamata della Nazionale è stata la ciliegina sulla torta. L'Udinese è comunque una delle migliori squadre italiane e credo che non rimarrebbe contro voglia, ma penso che valuterà quale possa essere la soluzione giusta".
Per quanto riguarda invece Quagliarella, secondo te, cosa potrà fare al Napoli?
"Per un napoletano giocare là penso possa essere il massimo della vita. Ha sempre parlato bene della squadra ed è sempre stato attaccatissimo. Come l'Udinese stanno attrezzando un'ottima squadra e spero per lui possano fare benissimo".
Un Pellissier senza il Chievo come lo vedi?
"Fa un po' strano perché lui è il simbolo di questa squadra. E' la bandiera del club e nel calcio ce ne sono ormai poche, quindi mi farebbe strano".
Condividi Pierpaolo Marino quando dice che Pellissier tiene molto al Chievo?
"Sì, lui ha sempre detto che al Chievo si sente un dio e avrebbe difficoltà a vedersi con un'altra maglia. Il calcio comunque è strano, ma penso che rimarrà là".
E un Sorrentino senza Chievo?
"Ha fatto molto bene, come tutta la squadra, e di portieri italiani bravi come lui ce ne sono pochi. Sicuramente il Chievo se lo terrà stretto visto che può ambire anche alla Nazionale".
Che squadra sogni per il tuo futuro?
"Sicuramente la Lazio, ma ormai mi sono messo l'anima in pace. Negli scorsi anni ci sono stato vicino, ma al momento di concludere non si è mai fatto nulla per dei cavilli. Questo è il sogno, ma lo vedo abbastanza lontano".
Ti sei mai spiegato come mai non sia andata?
"Per tante cose e forse alla fine non c'è stata la volontà di prendermi. Spero che questo sia stato solo un fatto tecnico o tattico, non altro".