Lazio, Correa non convocato con l'Argentina: El Tucu deve tornare al top

Dall'Argentina all'Argentina, l'ultimo mese di Joaquìn Correa non è stato dei migliori. L'ottima partenza in campionato della Lazio seguiva di pari passo quella del Tucumano. Leader tecnico, estro e fantasia al servizio di mister Inzaghi. Quando si è appannato lui, si è smarrito anche il resto della squadra che da Ferrara in poi ha perso quel brio, ritrovato solo parzialmente nella vittoria contro il Parma. Tutto comincia da quella sosta per le nazionali che avrebbe dovuto dargli una spinta in più, ma che ha finito per scaricarlo fisicamente. Il ritorno un po' attardato (solo il venerdì) prima della sfida alla Spal l'ha costretto in panchina, giustificata da un ingresso in campo privo di sprint. Poco incisivo e poco lucido contro Cluj e Inter, adesso Correa ha perso momentaneamente anche la Selecciòn. Nell'elenco dei 26 convocati di Scaloni per le sfide dell'Albiceleste contro Germania ed Ecuador di ottobre, il suo nome non c'è. In lista è presente solo il suo cognome, ma è quello di Angèl Correa, punta dell'Atletico Madrid. La situazione si è ribaltata e il Tucu deve ripartire dalla sua Lazio. Inzaghi se lo coccola, avrà le due settimane di pausa per pungolarlo e ritrovarlo sul piano tecnico. Sa che l'argentino è un fattore là davanti, una delle stelle imprescindibili della rosa. Non è in un gran momento e per questo il tecnico biancoceleste potrebbe decidere di non farlo partire dal primo minuto contro il Genoa. Il ballottaggio con Caicedo è aperto, rientra nella logica delle rotazioni e una panchina adesso servirebbe a dargli un po' d'ossigeno, sia fisico che mentale. Correa ha bisogno di aggiustare la mira per trascinare la Lazio e colpire nuovamente al cuore del ct Scaloni. Dall'Argentina all'Argentina, questa volta la sosta delle nazionali permetterà al Tucu di ricaricarsi e prendere la rincorsa.
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