LLSV ep. 2 - Da Riyad ad Auronzo: quando la lazialità è "di padre in figlio" - FT

LLSV - Ormai è cosa risaputa, la lazialità si tramanda "di padre in figlio". E forse anche di più. La fede biancoceleste di Valeriano, Angelo, Mario e Valerio ne è la conferma. Papà che tramandano ai rispettivi figli l'amore per la prima squadra della Capitale, insegnata loro dai nonni. Ad Auronzo o a Roma, non cambia poi così tanto. Le due famiglie sono approdate tra le Tre Cime di Lavaredo anche quest'anno, per la terza volta. Nonostante il Covid-19 e tutte le restrizioni del caso, quello che è diventato a tutti gli effetti un appuntamento fisso non poteva essere saltato. E il ritiro è soltanto l'ultima esperienza, in ordine cronologico, che li abbia visti insieme a tifare la Lazio. I quattro ragazzi hanno seguito la compagine capitolina praticamente ovunque: in Italia, in Europa, ma anche nella finali giocate in Cina e in Arabia Saudita. E per il 26 maggio hanno fatto anche di più, organizzando gli aerei-sfottò che hanno sorvolato il lungomare laziale, diventando virali qualche secondo più tardi. L'amore non ha confini e in nome di un sentimento così puro si è sempre disposti a fare qualche pazzia. Quello per la Lazio non fa eccezione. La bella storia di questi due padri e dei loro rispettivi figli, ne è la fotografia più fedele.
Ricordatevi che "La Lazio Siete Voi speciale ritiro" è la serie che ogni giorno racconterà una storia che vede voi sostenitori delle aquile assoluti protagonisti. Per finire sul nostro sito basta raccontare la vostra esperienza ad Auronzo in un messaggio alla nostra pagina Instagram. Le migliori saranno pubblicate sul nostro sito e sui nostri social. In alternativa basterà fermare i nostri inviati allo Zandegiacomo. Il ritiro è pronto a partire e, covid permettendo, i protagonisti sarete ancora voi.
Giornata Internazionale del Cane, quanti amici a quattro zampe nella Lazio
Calciomercato, Schira su Kumbulla: "Il Verona chiede 30 milioni, ecco le offerte di Lazio e Inter"