Stam: “Devo molto allo United. E sul mio trasferimento alla Lazio…”

13.04.2022 07:00 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Stam: “Devo molto allo United. E sul mio trasferimento alla Lazio…”
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Nel corso di un’intervista rilasciata a VoetbalPrimeur, Jaap Stam ha ripercorso la sua avventura al Manchester United sotto la guida di Alex Ferguson. Un rapporto sereno quello tra l’ex allenatore e il difensore che si è incrinato nel momento in cui è avvenuto il trasferimento dal club inglese alla Lazio. Il motivo? La cessione di Stam sarebbe stata decisa senza renderlo direttamente partecipe, a tal proposito infatti ha rivelato: “Questo non era in programma, perché avevamo prolungato il contratto sei mesi prima. Ho sentito che mi avrebbero venduto alla Lazio e ho deciso di andarmene perché non mi sentivo più apprezzato. Alla fine, si è scoperto che la cessione aveva a che fare con i problemi finanziari del club". A distanza di anni i due si sono rivisti, era il 2006 in occasione di un torneo ad Amsterdam in cui parteciparono anche Ajax e United. Questo il racconto dell’incontro: “Ero il capitano dell'Ajax e feci una conferenza stampa all'Hotel Hilton insieme agli allenatori. Quella fu la prima volta che io e Ferguson ci rivedemmo. Si percepiva la tensione delle persone intorno a noi che si chiedevano cosa sarebbe successo. Ci siamo avvicinati gentilmente e ci siamo stretti la mano. L'emozione era sparita, anche se non ero ancora contento di come erano andate le cose. Negli anni successivi sono tornato qualche volta al Manchester United e ho parlato con lui. Andavamo molto d'accordo, lo facevamo quando io ero un giocatore e lui un allenatore”.

TABLOID – Tra i vari argomenti affrontati si è soffermato sulla stampa e su quanto questa possa influire relativamente alla reputazione di un calciatore. Le sue dichiarazioni: “Ci sono giornali seri e meno seri. I meno seri prendono tutto e scrivono di tutto, che sia vero o no. Io stesso ne ho sofferto e sono anche quasi fallito a causa di ciò. All'epoca ero il difensore più costoso del mondo e per una volta che ho giocato male sono stato subito colpito”

FUTURO – “Se mi chiamasse il Manchester? In linea di principio sono aperto a qualsiasi ruolo allo United. Mi è piaciuto lavorare e vivere lì e devo molto al club. Se posso aiutarlo in qualsiasi modo sono disponibile purché sia in un ruolo che mi si addice"

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Pubblicato il 12/04