Terremoto in Abruzzo, oltre 150 i morti. Paesi distrutti, più di 70 mila gli sfollati

Una nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, è stata avvertita alle 18.38 a L'Aquila: la terra ha tremato per circa tre secondi. Il bilancio del sisma di questa notte che alle 3,32 ha colpito la regione è di oltre 150 morti, 1.500 i feriti, più di 70mila gli sfollati e tanti i dispersi. Il terremoto è stato di di magnitudo 5,8 gradi della scala Richter (pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli). Crollata in parte la Casa degli studenti: uno studente è morto, altri sei sono stati estratti vivi dalle macerie. Tra i dispersi anche uno studente di Rieti. Inagibile al 90% l'ospedale S. Salvatore. Almeno 15mila gli edifici danneggiati. Ma Continuano le scosse.
Nuova forte scossa. Grandinata sui terremotati. Poco prima delle 18, una violenta grandinata si è abbattuta sull'Aquila aggiungendo difficoltà sulle difficoltà. In particolare ci sono stati i problemi maggiori nel centro di accoglienza dell'Acquasanta. All'Aquila è una corsa contro il tempo per allestire la tendopoli ed evitare i disagi della pioggia in arrivo.
L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo, Collimento e Villagrande. La scossa (Magnitudo 5.8 - Magnitudo Richter - 6.2 Mw=magnitudo momento) è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4.37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Altre informazioni sul sito www.ingv.it/
Le vittime sono oltre 150. A L'Aquila 8 vittime, tra cui 4 bimbi. Due giovani sono morti nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private. Cinque le vittime a Castelnuovo, cinque a Poggio Picenze (tre bambini e due mamme di origine slave), una a Tornimparte, due a Fossa tra cui una bimba, una a Totani e due a Villa Sant'Angelo.
La Casa degli studenti crollata. Sei studenti sono stati estratti vivi dalla Casa dello Studente in via XX Settembre, in parte crollata. Un altro è stato estratto morto. Non ce l'ha fatta neanche un impiegato dell'azienda per il diritto allo studio universitario. Tra i dispersi anche uno studente di Rieti.
E' crollata una palazzina anche in via Campo di Fossa. Trentacinque i dispersi sotto le macerie di una palazzina di tre piani in via S.Andrea.
Una donna sepolta viva. Sempre all'inizio di via XX settembre è crollata una palazzina di tre piani degli anni 50. I vigili del fuoco stanno lavorando a mani nude per estrarre dalle macerie una donna ancora viva, Angela che parla con i soccorritori. Sembra che nella palazzina abitino otto famiglie. Tre persone sono state estratte vive poco dopo la prima scossa.
Caos nell'ospedale S. Salvatore. Secondo un manager dell'Asl l'ospedale è inagibile al 90%. Alessandro Mastromarino, chirurgo vascolare, descrive una «situazione drammatica, alcuni pazienti sono stati evacuati in una chiesa vicina, in attesa dell'ospedale di campo». Si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di Ginecologia. La cappella dell'ospedale è diventata la corsia più affollata dove i medici stanno curando i numerosi feriti. Molti reparti sono stati trasferiti nei tunnel considerati più sicuri dai tecnici. È crollato anche l'obitorio: le salme, e non solo quelle delle vittime del terremoto, sono state trasferite sempre passando davanti ai feriti in un altro spazio.
Sgomberata casa di riposo. Trentacinque anziani ospitati nella casa di riposo ex Onpi all'Aquila sono stati evacuati dalla strturra rimasta lesionata dalle scosse. La casa di riposo si trova nel quartiere Torrione e gli anziani sono stati trasferiti in una struttura a Sora.
Tempera, un paese distrutto. Sei le vittime nel paese a sette chilometri dall'Aquila. Fabiano Ettorre, volontario della protezione civile, ha riferito che sotto le macerie ci sono ancora dei corpi e si continua ancora a scavare. Almeno cinque le persone estratte ancora vive. Si scava a mani nude, alcuni iondossano caschi da moto. Crollata anche la chiesa, un edificio moderno. Sventrate le case. La gente circola tra le macerie, attonita. Danneggiata pesantemente anche l'antica chiesa tratturale di Santo Stefano che si trova poco prima dell'arrivo a Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere.
Disastro anche a Paganica. Colpito il convento di Santa Chiara. Tra le vittime pare ci sia anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa. I soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.
Onna, paesaggio spettrale. A Onna sono almeno 24 le vittime e altre 40 sono ancora sotto le macerie. Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Tutte le abitazione hanno riportato gravi lesioni. Sul posto due elicotteri, uno della Protezione Civile e un altro dei Vigili del Fiuoco. Il riconoscimento delle vittime è avvenuto all'aperto mentre nella vicina frazione di Monticchio, don Cesare Cardoso ha celebrato una messa in suffragio dei morti. Un superstite conferma che il bilancio delle vititme è purtroppo destinato a crescere: «A Onna abitiamo in 350, ho incontrato per ora una cinquantina di persone e tutte le altre mancano all'appello».
A Villa Sant'Angelo, un paesino di circa 450 abitanti in provincia de L'Aquila sono crollate il 90% delle abitazioni.
A Castelnuovo si fermano gli scavi, bilancio 5 morti. E' di 5 morti il bilancio del terremoto nella piccola frazione di Castelnuovo. A perdere la vita sono tre italiani e due macedoni. Non dovrebbero esserci altre vittime.
Atti di sciacallaggio: scattano i primi fermi. «Ci sono degli sciacalli in giro: questa notte pochi minuti dopo la scossa erano già in circolazione». È la denuncia del presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane. E sono scattati i primi fermi. «Abbiamo immediatamente avvertito la polizia - ha aggiunto - e loro sono già a lavoro». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha detto che le forze armate sono mobilitate sin dalle prime ore di stamani contro episodi di sciacallaggio.
Numero Verde per informazioni. Attiva, presso la prefettura di Pescara, una sala operativa di protezione civile, con appositi numeri di telefono (085 2057630/1), a cui i cittadini possono rivolgersi per informazioni, indicazioni o per aiuti di vario genere. Numerose le telefonate che vi stanno giungendo da parte di gente desiderosa di offrire, in qualche modo, il proprio aiuto alla popolazione aquilana. Tante anche le chiamate da parte di titolari o gestori di strutture ricettive disponibili ad accogliere gli sfollati. Al momento già 500 strutture hanno fornito la loro disponibilità, ma il numero cresce di minuto in minuto. La Croce Rossa Italiana ha già inviato all'Aquila 157 volontari e 13 ambulanze oltre che altri mezzi tra cui una tenda pneumatica auto gonfiante di 140 metri quadri e diverso materiale tra cui cucina da campo, brande, coperte, gruppi elettrogeni.