Caso Palamara, Lotito: "Mai dato biglietti della Lazio, l'ho incrociato qualche volta all'Olimpico"

Lo chiamano il caso delle toghe sporche quello con protagonista Luca Palamara, sostituto procuratore di Roma, ex consigliere del Csm, indagato per corruzione: avrebbe preso soldi e regali per pilotare nomine dei magistrati a capo delle procure. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ai microfoni de IlGazzettino risponde a chi lo trascina in mezzo alla questione, per alcuni avrebbe promesso e dato biglietti per le partite dei biancocelesti. "Ma è tutta ‘na barzelletta. Gli incontri notturni e segreti, la trama, gli scambi di favori e di biglietti... Vabbé la si vuole raccontare così, ma guardate che è tutto pompato", risponde il patron laziale all'ingresso di un noto ristorante in centro a Roma. "Leggo che siamo amici, amiconi, ma mica è vero. Io sono un personaggio pubblico, un’autorità, conosco un sacco di gente. Palamara l’avrò visto qualche volta in tribuna allo stadio, e incrociato in qualche altra occasione. Niente più di questo. Ma poi che cosa ha fatto? Boh, se ne leggono tante di cose pompate... Io de ‘sta storia non ne so proprio niente". E sui biglietti interessati, quelli della finale di Coppa Italia: "Mica ce l’avevo i biglietti per Lazio-Atalanta. Non la organizzo io la finale di Coppa Italia, a quel torneo ci pensa la Lega Calcio. La Lazio era un ospite come gli altri. Ma quali biglietti, ma quali favori. Ci stavano 80mila persone a vedere quella gran partita che c’ha portato in Europa League, ma che ne so io se ci stavano pure i magistrati. La verità è che mi mettono sempre in mezzo".