Lazio, cambi di ruolo e malumori: tra Tudor e la rosa non c'è mai stato feeling

Nuovo terremoto nello spogliatoio biancoceleste. Ovviamente non tra cattivi rapporti tra giocatori, quelli non ci sono mai stati. Ma come è normale che sia il nuovo e repentino addio di un allenatore inevitabilmente scombussola (e anche parecchio) un ambiente che di base è sempre stato estremamente armonioso. Prima una sorta di ammutinamento (da parte di alcuni) verso Sarri, poi all'arrivo di Tudor i suoi metodi molto "militari" non erano assolutamente piaciuti al gruppo.
Come ribadisce l'edizione odierna del Corriere dello Sport, i metodi non hanno convinto, neanche il modulo. Rovella e Cataldi erano praticamente finiti nel dimenticatoio e Guendouzi, uno tra i più amati ormai dai tifosi biancocelesti per le sue prestazioni di valore ai tempi di Sarri, non era stato neanche mai preso in considerazione dall'ex tecnico dell'OM. Isaksen prima promosso e poi bocciato, Zaccagni aveva dovuto adattarsi a tutta fascia. L'unico che è emerso con Tudor? Kamada, che se ne è appena andato.
Lotito non poteva assolutamente permettersi di bruciare i 50 milioni spesi per Guendouzi, Rovella e Isaksen, e non poteva permettersi neanche le enormi cifre che ci sarebbero volute per smantellare la squadra e rifarla secondo i capricci di Tudor.