Lazio | Romagnoli, Guendouzi e Zaccagni: ecco i tre fedelissimi di Sarri per ripartire

05.08.2025 10:45 di  Chiara Scatena   vedi letture
Lazio | Romagnoli, Guendouzi e Zaccagni: ecco i tre fedelissimi di Sarri per ripartire

RASSEGNA STAMPA - Quando si parte per un nuovo viaggio servono certezze e Maurizio Sarri, al ritorno sulla panchina della Lazio, riparte dai suoi uomini più fidati: Alessio Romagnoli, Matteo Guendouzi e Mattia Zaccagni. Un leader per reparto, attorno ai quali, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, sta costruendo la nuova identità biancoceleste. Veri e propri allenatori in campo, ai quali il tecnico toscano affida compiti chiave, sia tattici che mentali.

In difesa il punto fermo resta Romagnoli, leader tecnico e carismatico, già protagonista della Lazio sarriana che conquistò il secondo posto due stagioni fa. Con lui in campo, l’organizzazione difensiva funziona a memoria. Non è un caso se, alla conferma di Sarri, l’ex capitano del Milan ha accantonato qualsiasi ipotesi di addio. È il difensore perfetto per il gioco del Comandante e, allo stesso tempo, Sarri è l’allenatore ideale per esaltare le sue qualità. Basta guardarlo guidare il reparto per capire quanto sia centrale nel progetto.

A centrocampo la guida è Guendouzi. Sarri lo ha definito "un animale contagioso", per la sua energia e la capacità di trascinare chi gli sta accanto. Sempre pronto a incitare e, se serve, rimproverare. Guendouzi è cresciuto in fretta e oggi si sente un simbolo della Lazio. Anche lui, dopo un momento di incertezza sul futuro, ha scelto di restare appena è stato ufficializzato il ritorno del tecnico toscano. Il feeling tra i due è totale: spesso basta uno sguardo per capirsi.

In attacco c’è Zaccagni, il capitano. Sarri, quattro anni fa, gli cambiò ruolo trasformandolo in uno dei migliori esterni offensivi della Serie A. Un’evoluzione che ha portato risultati concreti e una crescita continua, anche durante l’assenza del tecnico da Formello. È diventato una sorta di numero 10 moderno, capace non solo di brillare individualmente – come dimostrato dal gol al Galatasaray – ma anche di trascinare tutto il reparto offensivo.