ESCLUSIVA - Manfredini: "Lazio, con il Chievo serve il massimo. E che ridere con i gemelli Filippini..."

Pubblicato il 28-11 alle 09.00
29.11.2018 06:50 di Leonardo Giovannetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Manfredini: "Lazio, con il Chievo serve il massimo. E che ridere con i gemelli Filippini..."
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© foto di Giacomo Morini

La Lazio, dopo il pareggio in casa con il Milan, si prepara ad affrontare il Chievo nel prossimo turno di campionato. Ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, è intervenuto il doppio ex Christian Manfredini, che ha conosciuto due ere diverse della storia biancoceleste. Ha vestito l’aquila sul petto prima nel 2002 – 2003, poi, dopo una breve parentesi tra Osasuna, Fiorentina e Perugia, è tornato in biancoceleste nel 2004 fino al 2011:  “Se la Lazio avesse affrontato il Chievo tre o quattro settimane fa non ci sarebbe stata storia, i biancocelesti sono nettamente più forti. Però il Chievo viene da un risultato positivo molto importante, la prestazione da morale. Il Chievo cercherà di lottare per riaprire il discorso salvezza, in casa può essere più temibile. Non sarà una gara scontata. Inzaghi sicuramente sa di non dover sottovalutare questa sfida, non si può pensare di fare il compitino. La Lazio è favorita, ma in questo momento deve dare il massimo per fare punti”.

GLI UOMINI CHIAVE –Nella scorsa stagione hanno fatto le fortune della Lazio, nonostante la giovane età. Non sono partiti benissimo, la Lazio li aspetta. Recuperarli sarà fondamentale, contro il Chievo potrebbero riprendere quel fantastico percorso interrotto l’anno passato. Devono dimostrare il loro valore. Immobile? Domenica potrebbe trovare meno spazi per affondare o per andare in dribbling. Lui però sa bene come funziona il campionato italiano, squadre chiuse o aperte non fanno differenza. Conclude le stagioni sempre in doppia cifra fino a sfiorare i trenta gol. La Nazionale? Non è semplice giocare con l’Italia, nelle squadre di club sei coccolato e hai più tempo. Con la maglia azzurra hai anche pressioni diverse, non è l’unico giocatore italiano ad aver avuto problemi in tal senso”.

QUARTO POSTO – L’anno scorso la Lazio è andata vicinissimo al quarto posto, ma se ha perso lo spareggio in casa con l’Inter significa che mancava ancora qualcosa. Può raggiungere l’obiettivo questa stagione, la Lazio ha tutto: giocatori, allenatore e pubblico. Inzaghi è fantastico, così come Tare. I risultati parlano chiaro, il primo ha dimostrato di saper allenare, il secondo di avere grande capacità nello scegliere i giocatori giusti. Sarà fondamentale ritrovare i campioni, che devono pedalare come nel precedente campionato”.

RICORDI – La Lazio per me è stata una parentesi importante, è una grande società. Il primo anno ho giocato con grandissimi campioni, per me è stato motivo di vanto ma soprattutto di confronto: ho capito che la strada da percorrere, per me, era ancora lunga. Sicuramente ricordo con grande gioia la vittoria in Coppa Italia, o il terzo posto che ci ha permesso di andare in Champions

ANEDDOTO – Che ridere con i gemelli Filippini, uno di loro aveva una paura matta degli aghi. Noi organizzavamo degli scherzi incredibili, con una siringa in mano ci avvicinavamo a lui: si ritirava in un angolo terrorizzato, urlava come un bambino. Ci capitava di farlo, per divertirci. Era veramente un bellissimo gruppo”.

CHIEVO – LAZIO –Non so per chi tiferò, con la Lazio è stata un’esperienza incredibile, con il Chievo ho vissuto anni importanti. Sono contento in ogni caso, chi vince vince. Certo, se proprio devo scegliere dico Chievo: è ultimo in classifica, ha veramente bisogno di punti”.

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