Lazio, Correa racconta a Veron: "Fondamentale l'aiuto dei tifosi e dei compagni"

In una diretta Instagram con Veron, Correa ha sottolineato quanto sia stato importante l'appoggio di tifosi e compagni di squadra.
22.04.2020 07:20 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Correa racconta a Veron: "Fondamentale l'aiuto dei tifosi e dei compagni"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

In diretta Instagram con l'ex Lazio Veron, Joaquin Correa ha sottolineato quanto sia stato importante l'appoggio del popolo biancoceleste e dei compagni a partire dal suo approdo a Roma: "La gente e la squadra mi hanno aiutato tanto, ho sentito la fiducia, quella è stata la svolta. I compagni mi hanno aiutato tanto nei momenti di difficoltà. Amici nella Lazio? Leiva, Luis Alberto, Patric, Luiz Felipe. C'è anche un gruppetto sudamericano, anche Caicedo. Ma anche con gli italiani. Siamo un bel gruppo, di brave persone. Ci piace tanto andare a cena insieme. Bisogna sostenersi, aiutarsi, ascoltarsi, avere un buon rapporto con il proprio gruppo. Peruzzi? Sì, ogni tanto mi scrive, è preoccupato perché sa che sto da solo. Ha un'umiltà dei grandi. A noi ci aiuta tanto, sta sempre con noi, a scherzare. Spero di rivederlo presto, gli ho detto che  mi manca (ride, ndr)".

LA SQUADRA E INZAGHI - "Siamo una bella squadra, composta da giovani e giocatori d'esperienza, sono contento. Abbiamo voglia di vincere. Inzaghi? È una persona che sa di calcio, sa tenere unito il gruppo. È uno dei migliori tecnici avuti nella mia carriera. Non molla mai, tiene tutti sempre sul pezzo. Nella Lazio lavorano tante persone che fanno davvero ottime cose. Quest'anno abbiamo vinto tante partite, a San Siro, due volte con la Juve. Questi successi ti danno grande carica".

SOGNI E DIFFICOLTÀ - "Il mio sogno era arrivare nella massima competizione, ma non me lo sarei mai immaginato. Debuttare in Primera con l'Estudiantes fu un sogno. Ti rendi conto dei sacrifici che hai fatto nel corso della tua carriera per arrivare lì dove sei. È importante e mi riempie d'orgoglio, per me e per la mia famiglia. Mia nonna è morta all'inizio della stagione, non stare con la mia famiglia in quel momento è stato davvero duro. Mi è dispiaciuto non salutarla, mi sono caduti anche i capelli. Sono cose brutte, che nessuno vede. Bisogna comunque andare avanti, andarsi ad allenare, giocare la domenica. Ho sempre l'appoggio della mia famiglia, della mia fidanza, degli amici che ho qui".

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Pubblicato il 21/04 alle 22:40