Milinkovic, una firma prima del Mondiale? Kezman rimanda, ma...

Leader tecnico e carismatico, giocatore totale, in grado di fare la differenza in ogni momento. Milinkovic-Savic è ormai una stella, uno dei simboli della Lazio di Sarri, un capitale fondamentale della società che, però, si trova a dover fare i conti con la situazione contratto. Sergej vedrà scadere il suo accordo con la Lazio nel 2024, manca di fatto un anno e mezzo, un tempo non clamorosamente ampio nel calcio. Fosse per Lotito i colloqui per il rinnovo sarebbero già iniziati, quantomeno per allungare il contratto del giocatore di uno o due anni e consentire al club di avere un maggior potere contrattuale in sede di mercato. Kezman, però, diluisce ogni discorso e rimanda a dopo il Mondiale. Qual è la strategia dell’agente serbo? L’ipotesi più probabile è sfruttare l’immensa vetrina che è la Coppa del Mondo in Qatar per mettere in mostra Milinkovic e puntare a un trasferimento a gennaio (ma questa è ipotesi a dir poco complicata) o in estate: “Devo fare prima gli interessi del mio assistito, poi della Lazio”, ha detto recentemente Kezman al Corriere dello Sport.
IPOTESI - A quel punto mancherebbe meno di un anno alla scadenza e l’agente potrebbe puntare ad abbassare sensibilmente le richieste di Lotito che sono sempre vicine ai 100 milioni di euro. Una strategia che, però, sembra andare contro le politiche della società che negli anni è spesso venuta incontro al procuratore pure di Marusic e Kamenovic. Al primo è stato rinnovato due volte il contratto, al secondo garantito l’ingaggio a gennaio, nonostante le ripetute bocciature di Sarri. Un sacrificio quello della Lazio che al momento non sembra essere stato ripagato da Kezman. Milinkovic è sicuramente un top player, è ovvio che un eventuale rinnovo di contratto debba tenere conto del livello al quale è arrivato il giocatore, garantendogli quindi un ingaggio in linea con le possibilità della Lazio, ma anche con il valore del 21.
COMPROMESSO - Insomma, un rinnovo che si attesti sulle cifre percepite da Immobile Kezman dovrebbe a sua volta fare un passo verso la Lazio: rinnovare già prima del Mondiale sarebbe un segnale fondamentale, che darebbe ulteriore corpo alle ambizioni del club. Certo si dovrebbe discutere su cifre, durata ed eventuale clausola rescissoria (argomento sul quale Lotito è restio), ma sarebbe un modo per non esporre la Lazio al rischio di veder depotenziato il proprio potere contrattuale e tantomeno al pericolo di perdere Milinkovic a zero tra un anno e mezzo. Per questo i buoni rapporti costruiti in questi anni andrebbero fatti fruttare, mettendosi a un tavolo da subito e provando a rinnovare già prima del Qatar. Per i Laziali sarebbe quasi come vincere un Mondiale.