Libera la Lazio: la contestazione ripresa dai quotidiani nazionali ed esteri

Forse in pochi, tra qualche tempo, ricorderanno lo stentato 3-2 della Lazio sul Sassuolo, ma sicuramente resterà ben impressa nelle menti la feroce contestazione dei tifosi biancocelesti nei confronti del presidente Lotito. Unito come non si vedeva da tempo, lo stadio Olimpico ha fatto sentire la propria voce e dato vita ad una manifestazione mai vista prima. L'iniziativa "Libera la Lazio" ha fatto riflettere e discutere media e carta stampata, finendo inevitabilmente per invadere anche la rassegna stampa estera.
ITALIA - Sulle pagine de Il Messaggero è Massimo Caputi, responsabile del settore sport, a rivolgere il proprio pensiero direttamente al patron del club capitolino: "Il presidente prosegue imperterrito per la sua strada, lo ha fatto sino a ieri e, conoscendolo, continuerà a farlo. Ora però sarebbe giusto farsi delle domande, esaminare cosa ha portato a questa lacerante frattura. I suoi meriti non vanno dimenticati [...] eppure tutto questo non è bastato e non accontenta il tifoso laziale. Per questo deve interrogarsi e, con la lucidità che lo contraddistingue negli affari e nella politica calcistica, ammettere che qualcosa del suo modo di fare e comportarsi non va e deve cambiare per il bene della Lazio". Dalle colonne de Il Corriere dello Sport arriva, invece, l'analisi di Franco Melli: "Riempiono gli occhi scene mai viste in oltre 114 anni, dove la Lazio ha inventato per i fans ogni possibile forma di mondo accettando lutti, tragedie, artisti del pagherò, parolai, delusioni a raffica. Qui pare che ripudi se stessa dinnanzi al suo trentacinquesimo presidente, una specie di generale Custer senza nessuna voglia d’arrendersi". Quasi in secondo piano la partita, anche se il 2-2 gela lo stadio e solo dopo l'autorete decisiva di Cannavaro, "almeno in campo la Lazio si libera delle streghe". All'Olimpico c'era il Sassuolo fanalino di coda ma, fa notare paradossalmente Giulio Cardone di Repubblica, "La sensazione è che in tanti sarebbero disposti a scambiare posizione di classifica e proprietario con il Sassuolo di Squinzi. Un paradosso che la dice lunga su una protesta difficile da comprendere al di fuori dal Raccordo Anulare, e di sicuro alimentata dalla cessione di Hernanes, i risultati deludenti di questa stagione e quelli positivi della Roma". Una settimana intensa, con tante voci contrastanti sui dati dei biglietti venduti e qualche polemica per il ritocco dei prezzi. Puntualizza Andrea Arzilli sulle pagine de Il Corriere della Sera: "I laziali non si sono persi d’animo nonostante, diciamo, gli inconvenienti. Il tam tam ha cominciato a girare sempre più forte con l’avvicinarsi dell’evento, gli appelli sulle radio e sui social sempre più convincenti e coinvolgenti. E, con essi, hanno iniziato a girare anche i trucchi per annullare l’ostracismo di Lotito: frotte di tifosi a fare la Cartafreccia presso le F.S. partner del club perché, di fatto, annullava il rialzo del 30% sul costo del biglietto deciso dal presidente, collette per chi non aveva i soldi per venire allo stadio, fino alle code dell’ultim’ora ai botteghini. Si narra di laziali arrivati da New York e da Glasgow solo per contestare. Un successo, quindi. Sottolineato da una caterva di fischi". Vincenzo D’Amico, ancora su Repubblica, sottolinea invece l’aspetto emotivo che ha condizionato i calciatori biancocelesti in campo: “Una partita surreale per quello che è successo intorno, il clima sugli spalti tutto ha fatto fuorché aiutare i ragazzi. Il pubblico ha il diritto di fare quello che vuole con civiltà, ma per un giocatore non è facile affatto stare in campo in queste condizioni”.
ESTERO - La Nord non è mai rimasta in silenzio e ha invitato in tutti i modi Lotito a lasciare la Lazio, addirittura sfoderando nella ripresa una serie di striscioni con l'esplicito invito "Vattene" in tutte le lingue del mondo. Forse anche grazie a questo la contestazione ha varcato i confini nazionali, finendo sui quotidiani e siti sportivi di tutta Europa. In Spagna è Julio Maldonado, noto giornalista di As specializzato nel calcio internazionale, a inserire l'evento nel decalogo del weekend: "Una protesta spettacolare quella messa in campo dai sostenitori della Lazio contro il presidente Lotito. Una protesta assolutamente pacifica, ma che ha riempito lo stadio per far sentire la propria voce". Rimanendo nella penisola iberica, ma spostandoci in Portogallo, è la volta del portale futebolportugal.pt: "La Lazio supera per 3-2 il Sassuolo...ma nessuno se ne accorge. I tifosi biancocelesti dimenticano quasi il campo, perché impegnati nella contestazione al presidente Lotito". Il sito lusitano parla nel dettaglio dell'iniziativa, elencando striscioni e cori intonati ieri all'Olimpico. In Brasile è globo.com a riportare l'accaduto: "I tifosi hanno chiesto al presidente di lasciare il club, cantando per tutti i novanta minuti della sfida". L'eco rimbomba fino in Francia e Germania, dove i principali siti sportivi sanciscono: "Tutti contro Lotito, ma la Lazio batte il Sassuolo". In Romania, patria del goleador di ieri sera Radu, digisport.ro scrive: "La Lazio vince 3-2 contro il Sassuolo, ma non è stata una domenica molto positiva per il presidente Lotito". Le immagini del colpo d'occhio - offerto dentro ma anche fuori lo stadio - caratterizzano infine l'edizione inglese di Eurosport, che fa la cronaca di un'insolita serata romana: "C'era tensione attorno al match, con i tifosi biancocelesti impegnati in una marcia di protesta organizzata contro il presidente Lotito". Non potevano immaginare si trattasse solo dell'antipasto...