Delio Rossi, accuse al calcio moderno: "L'apice è stato nel 2006"

07.05.2022 07:10 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Diletta Riccelli - Lalaziosiamonoi.it
Delio Rossi, accuse al calcio moderno: "L'apice è stato nel 2006"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

É indubbio che il calcio degli ultimi anni abbia mutato le proprie prospettive e abbia perso l’interesse dei grandi investitori di un tempo. Su questa tematica si è espresso lungamente Delio Rossi, durante un’intervista in onda su Station Radio - "Football Club".

L’ex allenatore della Lazio ha dichiarato: “Lo sport ad alto livello, anche se perde il suo stile romantico dove anche l’ultimo può battere il primo, oggi è basato sullo strapotere economico. Il Leicester può vincere il campionato ogni 50 anni, ma contro Manchester, Liverpool, ecc. non può competere alla lunga"

PERDITA D’IDENTITÀ - Secondo Rossi è difficile mantenere un’identità poiché negli ultimi anni la maggioranza delle squadre di serie A italiane sono state acquistate da società straniere, in maggioranza americane. É facile dedurre che, d’ora in poi, il calcio italiano subirà un imprinting statunitense. "Il calcio è cambiato, abbiamo perso i Moratti, gli Zamparini, rimangono solo gli Agnelli ma dietro hanno una potenza come la FIAT, la Ferrari, il marchio italiano più conosciuto al mondo” ha infine confidato l’allenatore.

NAZIONALE - L’apice del nostro calcio è stato il 2006, ora sono le altre che dettano la qualità dei calciatori di livello, come il Portogallo ad esempio. Questa l’impressione del tecnico riguardo una Nazionale davvero deludente. Ha concluso “Mancini sta facendo un lavoro ottimo, ma la qualità dei calciatori è quella”.

Un duro attacco da parte di chi ha forse vissuto un’era calcistica differente e apprezzabile rispetto a quella odierna.

Pubblicato il 6/05