Lazio, cacciata da un ristorante: la società invita Emma a Formello

"Tu non entri con quel cappello e quella maglietta della Lazio. Te li devi togliere se volete entrare tutti quanti". Uno scherzo? No, è quanto avvenuto alle 13.00 di domenica scorsa all'entrata di un ristorante a Pescara. Un uomo - apparentemente il proprietario del locale - ha intercettato la bambina - che indosso aveva maglietta e cappello della Lazio - e i suoi genitori, impedendogli di entrare nel ristorante e costringendoli ad andare a trovare ristoro altrove. Una notizia che rapidamente ha fatto il giro d'Italia e che è arrivata anche alla Lazio. La società biancoceleste, scioccata da quanto accaduto, ha deciso quindi di ripagare la delusione di Emma e, comunicandolo tramite i propri canali social, ha deciso di invitarla a Formello, nel quartiere generale della Lazio, per farle vivere da vicino l'ambiente biancoceceleste.
L'INVITO DELLA LAZIO - "Cara Emma, abbiamo letto la tua storia e ci ha colpito profondamente. Non riusciamo nemmeno a immaginare quanto sia stato brutto sentirsi dire di non poter entrare in un locale solo perché indossavi con orgoglio il cappellino e una maglietta con i colori della tua amata Lazio. Per questo, abbiamo pensato di invitarti a Formello, nel cuore della nostra casa, per stare insieme alla squadra, allo staff e a chi lavora ogni giorno per rendere speciale questa maglia. Sarai la benvenuta perchè chi ama la Lazio è parte integrante della nostra storia. Ti aspettiamo a braccia aperte. Con affetto, S.S. Lazio".
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