Caos Inter: Calhanoglu risponde a Lautaro e Marotta. E la Lazio aspetta per Rovella

L'Inter è una polveriera. Dopo l'eliminazione dal Mondiale per Club contro la Fluminense, Lautaro Martinez ha scoccato la prima freccia: "Qui bisogna volerci stare. Chi vuole sta con noi, chi non vuole deve andare via perché si lotta per una maglia importante". All'inizio non era chiaro il riferimento, ma subito dopo ci ha pensato Marotta a correggere il tiro: "L'intervento a caldo di Lautaro è emozionante e significativo del ruolo di capitano. Quando un giocatore manifesterà di voler andare via, troverà la porta spalancata. Questo discorso, lo dico io, è riferito a Calhanoglu". L'attacco ora è forte e diretto. Nel mirino c'è il centrocampista turco, che da qualche giorno ha lasciato il ritiro nerazzurro negli Stati Uniti a causa di un infortunio. Per questo è tornato a Istanbul, dove tutti lo acclamano e lo vogliono al Galatasaray. "Speriamo", ha risposto lui stesso a chi gli ha chiesto di trasferirsi in Turchia. In patria inoltre giurano che avrebbe chiesto all'Inter di lasciarlo partire: "Per quanto riguarda il mio futuro, spero che qualsiasi cosa succeda sia per il meglio. Se è destino, accadrà, inshallah (se Dio vuole)", ha aggiunto.
Ma le dichiarazioni del suo capitano e del suo presidente non gli sono andate giù: "Parole dure. Parole che dividono, non uniscono. In tutta la mia carriera non ho mai cercato scuse. Mi sono sempre preso le mie responsabilità. Ho giocato anche con il dolore. E nei momenti difficili, ho sempre cercato di essere un punto di riferimento. Non a parole, ma con i fatti", ha scritto su Instagram. "Rispetto ogni opinione, anche quella di un compagno, anche quella del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico. Non ho mai detto di non essere felice all'Inter. Il futuro? Lo vedremo. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce", ha concluso poi. Al post sono arrivati addirittura i like di Thuram e Arnautovic, che hanno scosso ancora di più l'ambiente interista. Si respira aria di fine ciclo, quindi. Sembra una spaccatura vera e propria, totale. Ma per aprire a una cessione di Calhanoglu, l'Inter chiede circa 40 milioni di euro. Il Galatasaray, dal canto suo, non ha intenzione di accontentare la richiesta nerazzurra: vista la volontà del calciatore e il momento delicato, l'affare si può chiudere anche al ribasso, intorno ai 25 milioni.
In tutta questa storia, la Lazio resta a guardare interessata. L'eventuale cessione del centrocampista turco, infatti, costringerebbe Marotta e Ausilio a fiondarsi sul mercato. E in cima alla lista per sostituirlo ci sarebbe il nome di Nicolò Rovella. Nelle scorse settimane si era parlato di un possibile scambio prima con Frattesi e poi con Asllani (più 35 milioni di euro): entrambe le soluzioni, però, sono impossibili visto il blocco dei tesseramenti che è stato imposto alla società biancoceleste, ferma sul mercato in entrata. L'unico modo per arrivare all'ex Monza è pagare la clausola rescissoria da 50 milioni presente nel suo contratto. In quel caso il presidente Lotito, che non ha intenzione di cedere i suoi big anche perché non può rimpiazzarli, non avrebbe alcun potere sull'operazione. La decisione finale spetterebbe al calciatore, a cui l'Inter ha intenzione di offrire 4,5 milioni di euro a stagione, più altri 2 milioni alla firma, fino al 2030, come riportato da La Repubblica. L'intreccio ora come ora resta in piedi, è anzi più vivo che mai. Il futuro di Rovella (e di altri obiettivi dell'Inter) dipende da quello di Calhanoglu. L'Inter attende e prepara il colpo; la Lazio guarda, aspetta e soprattutto spera.
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