Emanuele Floridi: "Mondiale ogni due anni? Ecco perché Infantino ha ragione"

19.11.2021 11:21 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Emanuele Floridi: "Mondiale ogni due anni? Ecco perché Infantino ha ragione"

Sta facendo molto discutere, e non potrebbe essere altrimenti, ll progetto portato avanti dalla Fifa di disputare un Mondiale ogni due anni. In netto contrasto con il numero uno Infantino c'è la Uefa contraria a questo nuovo format della competizione più importante al mondo in ambito calcistico. C'è però chi studiando bene i pro e i contro ha dato il suo parere positivo sulla questione. Emanuele Floridi, consulente di calcio, media e telecomunicazioni ha così raccontato alle pagine di Panorama: "I club sono i primi a poter guadagnare da un Mondiale ogni due anni e da una nuova organizzazione in cui bisognerà certamente rivedere i calendari".

OPPORTUNITÀ' - "Dare più opportunità significa anche coinvolgere un maggior numero di calciatori e allargare la base. Oggi solo tre giocatori su cento arrivano davvero a un Mondiale, domani potrebbero essere molti di più dando un senso anche all’investimento complessivo che si fa su tutto il sistema. E poi dobbiamo sempre ricordarci che non esiste solo l’Europa".

INFANTINO - "Penso che possa farcela a convincere tutti anche perché c’è una forte spinta dai paesi che hanno margine di crescita e in Europa il fronte contrario non è così compatto come sembra. Se tu non riempi quegli spazi, finirà per prenderli qualcun altro ed è un rischio che non si può correre per non finire come in Italia dove ormai il prodotto calcio lo acquistano quasi solo gli over 40 e i ragazzi non si avvicinano. A livello mondiale tutto questo è moltiplicato come ordine di grandezza".

SUPERLEGA"L’idea in sé non era e non è sbagliata, è stato errato il modo e il tempo in cui è stato proposto. Togliere il merito sportivo, ad esempio, è stato un autogol. Ma immaginare qualcosa che abbia un valore complessivo superiore alla fine avvantaggerebbe tutti e l’idea di riformare il Mondiale è la stessa cosa. La Fifa pensa che riempendo gli spazi vuoti e razionalizzando il resto delle attività, dando così meno fastidio a campionati e coppe, alla fine il bilancio sarà positivo per tutti: risparmio economico, meno stress per impegni e trasferimenti e un prodotto più vendibile".