Incidente Zanardi, il giallo della presenza del camion: punto sull'inchiesta

Il punto sull'inchiesta aperta dalla Procura di Siena sull'incidente che ha coinvolto Alex Zanardi: dalla presenza del camion all'organizzazione
20.06.2020 17:01 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: corriere.it
Incidente Zanardi, il giallo della presenza del camion: punto sull'inchiesta

Da quando si è diffusa la notizia dell'incidente di Alex Zanardi, c'è una domanda che circola nella mente di tanti: cosa ci faceva il camion lì in quel momento? Il punto dell'impatto è sulla strada provinciale 146 nei pressi di Pienza, nel Senese, verso San Quirico d’Orcia e Zanardi stava partecipando a una staffetta benefica. Come riporta il corriere.it è in corso un'inchiesta della Procura di Siena che farà luce sull'accaduto e le eventuali responsabilità. Tre sono le certezze al momento: 

1. Come ha detto il procuratore, come atto dovuto, l’autista del camion è stato iscritto al registro degli indagati, e l'automezzo è stato sequestrato. L’autista ha subito collaborato con i carabinieri della compagnia di Montalcino rilasciando dichiarazioni spontanee. L'alcoltest e il prelievo per la ricerca di sostanze stupefacenti a cui è stato sottoposto hanno dato entrambi risultati negativi;

2. Un giornalista freelance ha girato un video sull'incidente ritenuto importante dalla Procura;

3. Si stanno valutando le modalità di svolgimento della manifestazione a cui Zanardi prendeva parte e non si può escludere che vengano iscritte altre persone nel registro degli indagati.

LA STAFFETTA - "Obiettivo tricolore" (il nome della staffetta), seppur patrocinata dalla Federazione Ciclistica Italiana e pur avendo partenza, percorso, tempi di passaggio e arrivo codificati, non era una gara agonistica. Sempre su corriere.it Roberto Sgalla, già direttore di tutte le specialità della Polizia e tra i massimi esperti di sicurezza in bici, ha spiegato: "Alex e i suoi compagni di pedalata erano semplici ciclisti in escursione individuale, soggetti al totale rispetto del codice della strada: dovevano mantenersi sulla destra, restare in fila indiana, non superare la linea di mezzeria o tenere comportamenti pericolosi". Il sindaco di Pienza ha aggiunto: "Non abbiamo mai ricevuto comunicazione ufficiale di eventi o manifestazioni sportive sul nostro territorio. Ci era stato comunicato solamente via Facebook che si sarebbe tenuto un saluto istituzionale in piazza. Ma poi ci hanno anche successivamente comunicato sempre, tramite Facebook, l’annullamento per motivi di ritardo sulla tabella di marcia della manifestazione". A quanto emerge, né la questura di Siena né il comando provinciale dei Carabinieri erano stati informati in alcun modo della manifestazione. Inoltre un comunicato dei carabinieri della compagnia di Montalcino ha precisato che la scorta dei vigili urbani era soltanto a titolo di cortesia e ospitalità verso un atleta illustre che però non aveva alcuna autorità per regolare il traffico in assenza di disposizioni prefettizie. La strada provinciale 146 era aperta, il traffico regolare nei due sensi di marcia. Per una maggiore tutela gli organizzatori avrebbero dovuto richiedere alla Federciclismo l’autorizzazione a svolgere una manifestazione autorizzata. Però sarebbe stata negata, perché fino al prossimo 1° agosto nessun evento ciclistico può svolgersi sul territorio italiano.