Italia - Austria, Giordano: "Il ritmo sarà importante. Razzismo? Io non mi sarei inginocchiato"

Domani riparte il percorso dell'Italia a Euro 2020. Dopo lo sfavillante girone passato da primi senza subire gol, la squadra allenata da Mancini giocherà gli ottavi di finale contro l'Austria a Wembley. Bruno Giordano è intervenuto a TMW Radio per scoprire le insidie del match: "Il rischio maggiore potrebbe essere forse il ritmo, sugli esterni spingono molto. Poi hanno diversi elementi pericolosi, come Arnautovic, Sabitzer, ma niente di straordinario. E' del livello delle Nazionali incontrate nel girone. La partita deve farla l'Italia. Se la gioca, la vince bene. Se non sarà la solita Italia, ci possono essere problemi".
DUELLI IN CAMPO - "Dobbiamo essere bravi a non far avanzare troppo gli esterni, che hanno una corsa notevole. Insigne e Berardi dovranno impegnarli più del solito per non farli venire davanti. Poi occhio ad Arnautovic e al centrocampo dinamico. Ma molto, ripeto, dipende da come giochiamo noi".
CENTROCAMPO - "La scorsa settimana eravamo più orientati su Locatelli, ma ci sono stati anche tanti giorni di recupero quindi credo che Verratti abbia recuperato. I problemi sono quando sei costretto a scegliere sempre gli stessi undici. Certo l'esperienza in certe partite fa la differenza".
LOTTA AL RAZZISMO - "Sono dell'idea che ognuno possa fare quello che vuole. Io non lo avrei fatto, uno può essere antirazzista anche non inginocchiandosi. Ognuno può scegliere".