Lazio, Cucchi: "Assenze pesanti contro il Bruges, ma occhio a Parolo e Akpa Akpro"

Riccardo Cucchi ha commentato in radio tantissimi momenti indelebili del calcio ed è un peccato che non possa raccontare le gesta della Lazio in Champions League. Essendo un grande conoscitore di questo sport, nel pomeriggio è intervenuto a Sky Sport per esprimere la propria opinione riguardo la gare di questa sera tra la sua squadra del cuore (la Lazio, ndr) e il Bruges: "Ho ancora negli occhi il primo tempo della Lazio contro il Borussia, davvero straordinario. Forse una delle migliori prestazioni in assoluto della Lazio di Inzaghi. Vero è che in quella partita c'erano in campo giocatori di calibro come Luis Alberto, che rappresenta il cuore del centrocampo biancoceleste. Lui è considerabile uno dei più grandi centrocampisti in circolazione in Italia e forse addirittura in Europa".
ASSENZE PESANTI - "Le assenze sono pesanti, ma mi pare che l'atteggiamento di Inzaghi e Acerbi, espresso ieri in conferenza, sia chiaro: non si parla delle assenze, ma dell'avversario e della voglia che ha la squadra di battersi contro il Bruges, il quale non è da prendere sottogamba, aldilà del fatto che la Lazio oggi sia rimaneggiata. Bisogna affrontare l'avversario con grande intelligenza tattica e temperamento".
OSSERVATI SPECIALI - "Saranno importanti questa sera le prestazioni di due giocatori in particolare: Parolo, il veterano che è chiamato molto spesso a tamponare le falle e lo fa anche molto bene, a volte sacrificandosi tatticamente, e attenzione anche ad Akpa Akpro, soprendente ragazzino (ragazzino per modo di dire) che all'esordio ha realizzato un gol importante, che si è ben inserito nel gruppo e che potrebbe dimostrare ancora di più il suo valore grazie all'opportunità di oggi. Credo saranno due pedine importanti in questa Lazio, la cui chiave tattica sarà chiara solo all'inizio della gara".
LETTURA TATTICA - "Non so che tipo di partita ha in mente Inzaghi, certamente i biancocelesti non sono soliti subire l'avversario, anche se oggi sarà molto complicato imporre il gioco".