Lazio di cuore, ma non basta: 2-1 Juve con doppio Ronaldo e Immobile

La Lazio ci mette il cuore e l'orgoglio, anche se alla fine due sbavature pregiudicano la prestazione. Vince la Juventus 2-1, ma per le assenze e la difficoltà della partita la squadra biancoceleste mostra la versione migliore post lockdown: anche sul 2-0 (doppietta di Ronaldo, il primo su rigore) non va al tappeto, anzi prima accorcia con Immobile dagli undici metri e alla fine in un paio di occasioni sfiora il 2-2, che avrebbe sicuramente meritato per la voglia messa in campo. Inzaghi esce dallo Stadium senza punti, ma con la certezza che la Lazio di stasera è meno distante di prima da quella ammirata fino a febbraio.
LE SCELTE - Un'ecatombe per Inzaghi, che a ridosso della partita manda in tribuna Lukaku per motivi disciplinari. L'elenco degli assenti è lunghissimo e include Patric, Radu, Marusic, Leiva, Lulic, Jony, Luis Alberto e Correa. Esordio dal primo minuto di Djavan Anderson quinto di sinistra, dalla parte opposta Lazzari, in mezzo Cataldi play, Milinkovic e Parolo mezzali. Attacco obbligato Immobile - Caicedo, in difesa Luiz Felipe fa il centrale, alla sua destra Bastos e a sinistra Acerbi, davanti a Strakosha. Sarri perde Higuain nel riscaldamento e schiera Dybala (altrimenti costretto alla panchina). Insieme a lui Ronaldo e Douglas Costa, mentre in mezzo al campo Ramsey, Bentancur e Rabiot, dietro Cuadrado, de Ligt, Bonucci e Alex Sandro a difesa di Szczesny.
LAZIO AUTORITARIA - Nonostante le assenze e la temperatura alta (la serata più calda dell'estate torinese) la Lazio colleziona un gran primo tempo. Squadra sempre compatta e ben organizzata, che non disdegna l'organizzazione del gioco a partire dai difensori. La prima occasione è di marca Juventus (palo di Alex Sandro sugli sviluppi di una punizione) ma è una situazione abbastanza sporadica. L'altro pericolo corso da Strakosha riguarda una galoppata individuale di Rabiot, sul cui tiro il portiere biancoceleste si rifugia in angolo. Buono l'approccio di Djavan Anderson, che in più di un'occasione sfida anche in velocità Cuadrado, e strategico Luiz Felipe nell'iniziare il palleggio, con Dybala quasi a uomo su Cataldi. Con il passare dei minuti, agevolata anche da un ritmo abbastanza blando, la Lazio alza la pressione e colleziona un paio di occasioni potenziali: al 17' la sponda di Milinkovic chiama alla conclusione Cataldi che ottiene soltanto un corner, al 23' uno strappo di Djavan Anderson su Cuadrado dà il via a una combinazione Caicedo - Milinkovic stoppata da Alex Sandro. La grande chance capita in chiusura di tempo sul piede di Immobile, ma è il palo interno a dire di no, a Szczesny battuto. Qualche rimpianto, ma anche la certezza di aver visto la Lazio migliore post lockdown insieme alla prima mezz'ora di Bergamo.
ERRORI INDIVIDUALI FATALI - L'inizio del secondo tempo fa subito intuire che la partita sarà diversa, con un salvataggio sulla linea di Lazzari dopo una conclusione di Dybala da dentro l'area e un primo intervento di Strakosha. Seguono cinque minuti in cui due errori individuali di Bastos e Luiz Felipe compromettono la partita della Lazio. Nel primo caso Bastos intercetta con il braccio largo una conclusione dello stesso Ronaldo: inizialmente Orsato fischia la punizione dal limite, richiamato alla Var assegna il rigore che CR7 non sbaglia. Nel secondo caso un errore di Luiz Felipe in disimpegno a centrocampo invola Dybala verso Strakosha, tocco per Ronaldo che infila a porta vuota. Il portoghese sfiora il tris, ma di testa colpisce la traversa. La Lazio sbanda, ma non cade e piano piano torna in partita. Iniziano i cambi, nella Juventus Matuidi e Danilo per Ramsey e Douglas Costa, nella Lazio escono Caicedo e Djavan Anderson, entrano Adekanye e Vavro: Acerbi a sinistra tutta fascia, Luiz Felipe sul centro-sinistra e Vavro centrale. Poco dopo Inzaghi inserisce André Anderson per Cataldi e subito il brasiliano va vicino al 2-1, Szczesny salva in angolo. Appuntamento soltanto rimandato perché all'82' Acerbi lancia in profondità Immobile, Bonucci si fa superare e lo stende. Giallo per il difensore bianconero e rigore che Ciro non sbaglia e riaggancia Ronaldo a 30 gol in testa alla classifica marcatori. La Lazio schiaccia la Juventus che prende paura: Sarri passa alla difesa a cinque togliendo Dybala e inserendo Rugani. Inzaghi si gioca le carte Falbo e Raul Moro per Luiz Felipe e Lazzari. I biancocelesti vanno ancora due volte vicine al colpo grosso: gran parata di Szczesny su punizione di Milinkovic e salvataggio in scivolata di Bonucci su Raul Moro lanciato da Immobile. Lazio sconfitta, ma che rimpianti!
Pubblicato il giorno 20/7/20 alle ore 23:45