Lazio, Stramaccioni: "Baroni ha portato mentalità. Zaccagni? Mi ha detto che..."

16.05.2025 22:30 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio, Stramaccioni: "Baroni ha portato mentalità. Zaccagni? Mi ha detto che..."
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Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, a pochi giorni dalla partita contro l'Inter - in programma domenica, alle 20.45, a San Siro - e importantissima tanto in ottica Scudetto, quanto lotta europea, l'ex allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni ha presentato la sfida commentando anche la stagione della Lazio di Baroni. 

"Questo campionato è coinvolgente su tre fronti. La vittoria del Venezia ha reso questa lotta salvezza ancora più emozionante, anche vedendo il calendario questo dà fastidio alle squadre che stanno sopra. Una stagione esaltante in cui si potevano perdere punti con chiunque. In Italia è mancata la mentalità delle squadre piccole, oggi se la giocano con tutti".  

"La stagione è positiva e la squadra va migliorata, l’unica pecca è l’Europa League. Io stimo tanto Baroni e ha costruito la squadra con la mentalità di andarsela sempre giocare. L'equilibratore della Lazio è il giocatore dietro la punta, ci fa capire come approccerà la partita la Lazio. Dia ti dà più verticalità. Credo che lui vorrà rispettare il centrocampo dell'Inter, ma la mentalità non cambierà. Secondo me come mentalità va bene, perché se alleni la Lazio devi avere questa mentalità che trasmetti alla gente e all'ambiente. Come base è corretta, poi la piccola critica è la gestione nei novanta minuti. Quando sei in gara magari servono degli accorgimenti. La Lazio ha un DNA giochista, ha giocatori che giocano a calcio. E' una squadra propositiva".

CARENZA DI GOL? "I gol? Per me giudicare i gol dei giocatori bisogna vedere la loro storia. Il problema non sono Guendouzi e Rovella, può implementare il livello un 10, da cui vorrei i gol del centrocampo. Poi Isaksen è un giocatore in grandissima crescita, con la Nazionale fa grandi cose. Noslin non è un centravanti di ruolo, un conto è giocare in una squadra dove hai tanti metri davanti come il Verona, un altro in una squadra come la Lazio dove ne hai meno perché le altre si chiudono". 

ATTACCANTI - "Noslin non è un centravanti di ruolo, un conto è giocare in una squadra dove hai tanti metri davanti come il Verona, un altro in una squadra come la Lazio dove ne hai meno perché le altre si chiudono. Zaccagni mi ha detto che spesso non era al 100% per piccoli infortuni, ma per amore della maglia non si è mai tirato indietro . Baroni non è il primo allenatore che getta le basi il primo anno, non ha mai detto una parola contro la squadra, prendendo sempre le sue difese. I segnali sono positivi". 

ROMAGNOLI - "Romagnoli l’ho visto molto bene, anche se gli ho fatto una battuta sul gol di Kolo Muani, ma non poteva farci niente né lui né Pellegrini, quella era un’azione indifendibile, solo Guendouzi forse poteva seguire McKennie. Romagnoli l’ho visto bene, ha fatto gol importanti che danno morale. Per Baroni è il primo play maker, la prima uscita di palla. Gila o Patric sono più marcatori".