Locatelli: "Fase 2? Valutare i profili di rischio dei lavoratori, ma misure nazionali"

Il professor Franco Locatelli ha parlato della fase 2 che potrebbe riguardare la riapertura di alcune attività produttive
09.04.2020 18:54 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Locatelli: "Fase 2? Valutare i profili di rischio dei lavoratori, ma misure nazionali"

Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli, durante la conferenza stampa alla Protezione Civile, ha dato delle indicazioni sulla lettura del dato degli ultimi giorni e sulla fase2: "Negli ultimi 5 giorni ben 4 si sono chiusi con un numero negativo di ricoverati rispetto al giorno precedente. Per le terapie intensive invece è cinque giorni su cinque. Quando si parla di fase 2, non viene sufficientemente sottolineato che l'aver alleggerito la pressione sugli ospedali sarà molto utile per la cura di malati con patologie diverse da Covid-19. Oggi ci sono dieci regioni al centro-sud e la provincia autonoma di Bolzano in cui il numero dei deceduti è inferiore alle 10 unità".

PROFILI DI RISCHIO LAVORATORI - "Gli assistenti degli studi dentistici oppure i parrucchieri rappresentano una categoria fortemente a rischio, mentre chi lavora per la selvicoltura rappresenta una categoria in cui il rischio di contagio è più basso. Tutte queste riflessioni sono all'ordine del giorno delle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico perché vogliamo dare indicazioni utili al decisore politico"

MISURE NAZIONALI E NON REGIONALI - "Una regione in cui è alta l'incidenza della diffusione epidemica il rischio di contagio è evidentemente più elevato, di converso in una regione in cui la diffusione epidemica è più bassa è probabile che sia più alto il numero di soggetti con minor capacità anticorpale. Credo che le politiche che verranno scelte dal decisore dovranno avere un carattere di natura nazionale, anziché regionale, privilegiando i profili di rischio dei lavoratori".

SCUOLE - "Faccio due riflessioni. La prima è che è prematuro ipotizzare scelte per uno scenario applicativo di settembre. Forse è il caso di limitare l'arco di prospettiva. Spero che per settembre il problema non si ponga perché stiamo facendo di tutto per ridurre l'indice di contagiosità. La seconda riflessione è che la scelta relativa a quanto è realistico interrompere qui l'anno scolastico rispetto alla didattica frontale spetta al ministro dell'istruzione e al consiglio dei ministri. Negli scenari considerati abbiamo valutato anche quello che possa comportare la riapertura delle scuole e credo che il decisore prenderà le decisioni migliori per il paese".

RSA - "Sono particolarmente legato a questo argomento. Spesso in queste residenze si trovano le persone più anziane, a volte anche non autosufficienti. Si è cercato già di limitare al massimo la diffusione del contagio, ma alcune misure sono necessarie: fornire i dispositivi di protezione individuale a chi ci lavora, cogliere immediatamente segnale di potenziale positività. Noi andremo avanti a limitare gli accessi perché i visitatori esterni rischiano di contagiare coloro che stanno nelle RSA. Serve sicuramente più attenzione sia ora, ma anche nella fase 2".