Politica / Mes, Conte: "Ue è una famiglia, non bisogna dividersi"

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha parlato alla Camera prima della votazione per le modifiche apportate al Mes
11.12.2019 17:00 di  Redazione Cronaca - LLSN   vedi letture
Politica / Mes, Conte: "Ue è una famiglia, non bisogna dividersi"

Via Ia libera della Camera alla risoluzione della maggioranza sulle modifiche al Mes sulla quale Pd e M5s hanno trovato l'accordo nella notte. La votazione è stata preceduta da un dibattito in aula dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Conte. Queste le parole del premier: "L'Ue è una famiglia, non è il momento di dividersi. La riforma del Mes non ci spaventa: chi vuole uscire dall'euro lo dica chiaramente. Proteggersi non significa 'rinchiudersi', in quanto su scala globale riteniamo che il multilateralismo sia lo strumento migliore per tutelare gli interessi degli Stati membri, a partire dal nostro. L'Italia si opporrà a tagli spropositati che colpirebbero settori strategici quali lo Spazio, il digitale, la Difesa, la sicurezza: si tratta di una sottrazione di risorse alle nuove priorità dell'Unione europea che devono invece necessariamente rimanere ambiziose. Il nostro Paese non ha nulla da temere dalla riforma del Mes anche perchè il suo debito è pienamente sostenibile, come dimostrano le valutazioni delle principali istituzioni internazionali, inclusa la commissione, e come confermano i mercati. La revisione del Mes non apporta modifiche sostanziali al trattato già esistente, non introduce alcun automatismo nella ristrutturazione del debito di uno Stato"

POSIZIONE DEL GOVERNO - "La posizione del Governo in sede europea sarà sempre coerente con gli indirizzi definiti dalle Camere e l'esecutivo continuerà a operare secondo una logica di pacchetto. Bisogna quindi stare attenti a insinuare dubbi e paure nei cittadini italiani, tanto più che alcune delle posizioni che si sono delineate nel corso del dibattito pubblico hanno disvelato il malcelato auspicio di portare il nostro paese fuori dall'euro-zona o, addirittura, dall'Unione europea".