Ruben Sosa: "La Lazio ha creduto in me, a 80 anni mi ricorderanno"

LAZIO, RUBEN SOSA - Quando giochi nella Lazio è difficile poi dimenticare certe emozioni. Ne sa qualcosa Ruben Sosa, che in biancoceleste è rimasto dal 1988 al 1992, facendo impazzire i tifosi a forza di gol. Quando la sua mente ritorna a quei momenti, gli si accende un sorriso: "La Lazio ha creduto in me che ero appena ventenne: lì ho fatto quattro stagioni splendide. La Serie A per me era splendida anche perché giocavi con e contro campioni grandissimi: al Napoli c’erano Maradona e Careca, il Milan aveva gli olandesi, l’Inter prima di me aveva i tre tedeschi, tra gli italiani c’era Roberto Baggio. Tutti fenomeni. Menomale che la fame uruguaiana ha fatto sì che iniziassi a segnare subito” ha detto in un'intervista a Tuttosport. Poi ha aggiunto: "L’Italia è la mia seconda casa. Guardo il calcio italiano, ho lasciato moltissimi amici. Mi trovo benissimo pure adesso. Io credo che quando avrò ottant’anni i tifosi dell’Inter e anche quelli della Lazio, mi ricorderanno lo stesso, perché quello di particolare che hanno i tifosi italiani è che per loro un calciatore è come se non smettesse mai di giocare, viene accolto sempre con lo stesso affetto".
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