Serie A, la difesa a 3 ha preso il sopravvento. Ma in Europa la musica è diversa...

Il calcio "fugge e non s'arresta un'ora" avrebbe scritto Petrarca se fosse vissuto nei nostri giorni. Lo sport più amato e seguito del mondo è in continua evoluzione, un gioco sempre più dinamico, senza un copione e dei ruoli precisi in cui ognuno può interpretare le situazioni come meglio preferisce. Il gioco del pallone si evolve ogni giorno specialmente dal punto di vista tattico.
LA LINEA A 3 - Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, c'è un dato che certifica il cambiamento tattico di questo sport. Prendendo in considerazione le 398 formazioni titolari delle prime 199 partite del campionato 2020-21 (ovvero le 20 giornate giocate fino a qui tranne Juve-Napoli che è stata rinviata e di Fiorentina-Inter di ieri), i mister hanno scelto 204 la difesa a 3 (51,3%) e 194 volte lo schieramento con quattro difensori (48,7%). La linea a 3 ha preso il sopravvento diventando un simbolo del calcio moderno. Solo in Italia Lazio, Atalanta, Roma, Inter, Genoa, Torino, Fiorentina, Verona e Udinese sono un habitué della retroguardia composta da tre uomini. La Juve, ad esempio, ci ha costruito gran parte dei suoi successi negli ultimi anni, prima con Conte poi con Allegri.
IN EUROPA - Se in Italia la linea a 3 ha preso il sopravvento, nel resto del continente la musica è ben diversa. I top club europei che dominano la Champions League da anni, optano tutti per la difesa a 4: Bayern, Liverpool, Manchester City, Real Madrid, Barcellona e Psg. L'unica grande squadra a prediligere lo schieramento con tre uomini è l'Atletico Madrid di Simeone che insieme a Lipsia, Lazio, Atalanta e a volte Juventus sono le uniche squadre rimaste in corsa in Champions ad adottare questo modulo.