Lazio, Delio Rossi: "Baroni ha pagato due errori. E su Insigne..."

RASSEGNA STAMPA - "La società ha preso un allenatore che conosce e lui a sua volta conosce il club e l'ambiente". Ha iniziato così la sua intervista, ai taccuini del Tempo, Delio Rossi. L'ex allenatore della Lazio, che nelle scorse ore ha deciso di tornare al Foggia per la terza volta in carriera, ha analizzato la scelta della società biancoceleste di richiamare Maurizio Sarri a distanza di un anno e mezzo. Una decisione frutto della separazione con Marco Baroni - oggi al Torino - sul quale Delio Rossi si concentra evidenziando solo due errori: "L'arco temporale: cioè aver fatto vedere la migliore Lazio nei primi quattro mesi. Se paradossalmente avesse fatto il contrario, molto probabilmente ci sarebbe stata la fila per prenderlo, perché a mio avviso la prima Lazio è stata entusiasmante" - e come secondo errore "la partita col Bodo: a livello di gestione in quella gara poteva fare sicuramente meglio". Scelte sbagliate che, però, non cambiano il giudizio del tecnico su Baroni che, a detta sua, resta un allenatore pratico e che non vende fumo.
LA PROSSIMA STAGIONE- In vista della prossima stagione, però, le sue sensazioni non sono delle migliori anche a causa del blocco del mercato in entrata. Al quotidiano Delio Rossi confessa di esser scettico nel vedere una Lazio che si piazzi più in alto del quinto posto, obiettivo quest'ultimo raggiungibile solo se Maurizio Sarri dovesse fare un ottimo lavoro. A meno di miracoli. Eppure, questa situazione non funge da alibi per il tecnico toscano: "Fa parte delle regole di ingaggio: al momento stesso in cui accetti, sapevi a cosa andavi incontro. O vai via subito, oppure cerchi di fare il meglio che puoi con quello che hai a disposizione" dice Delio che vede in questa stagione l'occasione, per Sarri, di dimostrare ancora una volta le sue qualità e fare effettivamente la differenza.
MERCATO - In entrata, d'altronde, non arriverà nessuno, anche se probabilmente la rosa necessitava di qualche rinforzo: "Manca un centrocampista che si possa inserire e che possa fare gol, magari anche con il tiro da fuori. Oggi questo ruolo può essere ricoperto forse solo da Dele-Bashiru" sottolinea Delio Rossi che, poi, alla sua riflessione aggiunge la necessità anche di un centravanti - che possa garantire più dei 15 gol di Dia e Castellanos - e di un difensore. Eppure, l'unica possibilità apertasi in questi giorni è quella di un esterno, con il nome di Lorenzo Insigne che stuzzica Maurizio Sarri: "I giocatori sugli esterni vengono valorizzati se al centro c'è un calciatore forte. Se non c'è chi fa la differenza, l'esterno è come una ciliegina su una torta brutta. Non basta da sola" spiega Delio in conclusione.
Questo articolo è redatto da Lalaziosiamonoi.it. La riproduzione, anche parziale, dell’articolo senza citazione è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge. Per tutte le notizie, mercato, interviste, esclusive e aggiornamenti in tempo reale sul mondo Lazio seguite Lalaziosiamonoi.it sul portale, sulla nostra app e su tutti i nostri social. Il sito web più letto dai tifosi della Lazio since 2008.