Ucraina, De Zerbi: “Svegliati dalle bombe, confidiamo nell’Ambasciata”

24.02.2022 13:30 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Ucraina, De Zerbi: “Svegliati dalle bombe, confidiamo nell’Ambasciata”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sono ore delicate per Roberto De Zerbi, bloccato in un hotel in Ucraina dopo lo scoppio con il conflitto con la Russia questa notte. L'attuale tecnico dello Shakhtar è in attesa di capire se potrà tornare in Italia con il suo staff. Intanto l'ex allenatore di Sassuolo e Benevento ha raccontato la situazione che sta vivendo in queste ore ai microfoni di Sportitalia: "Viviamo questo clima di tensione da giorni. Aspettavamo la sospensione del campionato per andare a casa. Quando fai l'allenatore hai anche la responsabilità dei giocatori, noi abbiamo 13 brasiliani. Stamattina ci siamo svegliati perché abbiamo sentito le esplosioni. Stiamo bene. Siamo chiusi in hotel, aspettando notizie dall'Ambasciata che ieri ci aveva sollecitato di lasciare il Paese. Non abbiamo alcuna rimostranza con loro, si sono comportati bene con noi. Stiamo aspettando per capire cosa fare".

Quanta paura hai?
"Non è questione di paura. Non siamo in vacanza chiaramente, non c'è questo clima ovviamente, ma non abbiamo grande paura. Siamo forse più preoccupati per i nostri parenti e le nostre famiglie che per noi. Io sono fiducioso di natura. Il club ha vissuto questa situazione già nel 2014 e anche nei confronti loro, noi stiamo pensando di andare via, loro devono stare qui perché ci sono i giocatori ucraini anche, è una situazione difficile".

Lo rifaresti?
"Lo rifarei ma mi farei sentire in maniera più forte con le istituzioni del calcio ucraino, perché i segnali che venivano da tutto il mondo erano evidenti, non lasciavano spazio a ipotesi diverse, quantomeno da lunedì. La conferenza di Putin, quello che è successo nel Donbass, non è stato recepito nel giusto modo. A me piacerebbe andare a casa quando tutti siano nelle condizioni di poter fare le nostre cose. Non è la gara chi si mette in salvo prima. Abbiamo vissuto 7 mesi qua, siamo un gruppo. Non è una questione solo nostra".