Lazio, De Martino: "Non finire il campionato sarebbe distruttivo. I giocatori sono carichi"

Il direttore della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, ha parlato a Lazio Style Radio delle ultime novità e della volontà del club.
06.04.2020 11:30 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Lazio, De Martino: "Non finire il campionato sarebbe distruttivo. I giocatori sono carichi"

Torna a trasmettere Lazio Style Radio (e Channel). La radio della società era andata infatti in 'letargo' causa sanificazione di Formello, che ora è stato reso alla stregua di "una clinica", assicura il direttore della comunicazione Stefano De Martino. Ecco il suo intervento integrale ai microfoni ufficiali della Lazio"Si riparte, noi non ci siamo mai fermati. Abbiamo proseguito il lavoro da casa con tutto quello che c'era da fare di necessario. Oggi rientriamo negli studi, nelle scorse due settimane a Formello c'è stato un grande lavoro di sanificazione. Siamo quasi in una clinica, è stato tutto sanificato per motivi di sicurezza. Da questa mattina rientriamo con tanti pensieri per la testa. La situazione è difficile, c'è grande sofferenza in tutto il mondo, qualcuno aveva sottovalutato il problema. L'Italia è stata la prima ad affrontare questa guerra, speriamo sia anche la prima a veder scendere il numero di caso e a poter pensare di uscirne. Sarà difficile. C'è un dolore immenso in tutto il paese, per quelle famiglie che hanno perso un caro o hanno amici in terapia intensiva. Noi come Lazio ci stringiamo attorno a tutte le persone che stanno soffrendo, di fede laziale o meno. Questa sofferenza ci rende tutti uguali".

"IL CAMPIONATO VA RIPRESO" - "Cercheremo di parlare di calcio, di campionato, che è necessario terminare. Bisogna farlo in sicurezza, con tutti gli accorgimenti possibili e in maniera collegiale. Anche se è difficile parlare di calcio, noi cercheremo di farlo per portare un po' di distrazione ai tifosi che ci ascoltano e volare col pensiero in quello che è stato il campionato finora. Approfitteremo di questa settimana per fare il punto e parlare di quello che potrà accedare. Abbiamo sentito varie ipotesi in queste settimane, quella di non finire il campionato sarebbe distruttiva per tutto il sistema calcio. Lo dice anche Gravina: se non si torna in campo rischia tutto il calcio italiano. Speriamo di tornare in campo in una situazione migliore di quella di oggi. Fino al 13 aprile c'è un decreto che impedisce tutto, ma è importante portare a termine la stagione. Non dipende da noi. Confronteremo ipotesi, discuteremo. In questi giorni i giocatori si collegheranno con noi via Skype per capire come stanno vivendo questa quarantena".

LE MOSSE DELLA LAZIO - "La Lazio è stata la prima società a mettere in sicurezza i suoi tesserati e dirigenti, il presidente ci ha detto subito di fermarci e non uscire di casa. Questo denota la grande attenzione che questa società ha per la sua famiglia di tesserati e dirigenti. Nessun giocatore è andato via, sono tutti rimasti a Roma e i nostri preparatori ci hanno spiegato, tramite delle interviste, come si stanno allenando durante la quarantena i giocatori. Abbiamo attivato tutti i meccanismi per stare in sicurezza e per mantenere al massimo il tono muscolare dei giocatori, questo è stato ottenuto grazie alla meticolosità del nostro settore tecnico che ha distribuito dei programmi personalizzati ai giocatori in base alle loro condizioni. I calciatori hanno palestre in casa, ma l'allenamento al centro sportivo è un'altra cosa e speriamo possa riprendere nel più breve tempo possibile. I contatti con tutti sono stati quotidiani e continui. Tutti i giocatori hanno grande voglia di riprendere il campionato. Le notizie che arrivano dall'Italia e dal mondo incupiscono, ma dentro tutti hanno la voglia di ripartire. Speriamo di poterlo fare in sicurezza: non c'è un giocatore che non voglia finire la stagione. Tutti di augurano di farlo il più velocemente possibile".

De Martino conclude: "Il comportamento egregio del club non mi ha meravigliato. Questo è il modo di lavorare di questa società, tutti abbiamo osservato la quarantena. È il tipo di spirito che ci ha sempre mosso e con cui stiamo lavorando da anni. Io sono arrivato nel 2008 ed è sempre stato così. I nostri giocatori hanno immediatamente riposto con grande serietà e responsabilità. Hanno subito percepito che la società c'era, e c'è. Ogni esigenza di ogni singolo giocatore è stata affrontata e risolta. Il club è stato in contatto con loro h24, e così sarà fino alla fine dell'emergenza. L'augurio è quello di ritrovarci qui a Formello il prima possibile e che questa guerra possa attenuarsi e finire, per tornare alla normalità. Al di là del calcio stiamo tutti soffrendo questa quarantena forzata, ma era l'unica strada da percorrere. Noi però parleremo di calcio, di Lazio, per cercare di alimentare le nostri passioni che in questi momenti sono messe a dura prova. Rinnovo la vicinanza della Lazio a tutte le famiglie in difficoltà, abbiamo un pensiero per tutti loro. Domani ci collegheremo con il presidente, lui è stato h24 in cambia di regia in queste settimane. State con noi, forza Lazio".

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