Caos tamponi, gli esperti fanno chiarezza: dal 'genoma N' ai 'falsi positivi'

05.11.2020 09:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Leonardo Giovanetti
Caos tamponi, gli esperti fanno chiarezza: dal 'genoma N' ai 'falsi positivi'
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© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com

Dato il caos venutosi a creare intorno alla Lazio per la questione tamponi, in queste ore si sta cercando in tutti i modi di fare chiarezza. Il problema è la non uniformità di analisi tra la Serie A e la Uefa, il che ha portato alcuni giocatori biancocelesti (e non solo) ad essere disponibili per il campionato e out per la Champions. Il problema principale sarebbe legato alla proteina N, la cui positività ha un peso diverso nelle due competizioni. Nel campionato nazionale è concesso giocare se si riscontra la positività solo ad essa (non alle altre due, la F e la M), mentre le regole europee sono più rigide. Nella consueta rassegna stampa di Radiosei si legge la testimonianza di due esperti del settore, Fabrizio Pregliasco e Maria Rita Gismondo, che hanno fatto chiarezza a riguardo.

GLI ESPERTI - Il virologo di Milano Fabrizio Pregliasco afferma che il gene N è la proteina antigenica del coronavirus, quindi se si è positivi ad esso significa che con un virus di quella famiglia si è stati in contatto. "I dubbi da sciogliere è se si è infettanti o no con la positività alla sola proteina N. E su questo molti studi sono in corso". È in via di valutazione anche il 'debolmente positivo' e si sta cercando di stilare una scala della contagiosità. Maria Rita Gismondo, che dirige il laboratorio del Sacco di Milano, afferma che nei test che analizzano anche la proteina N, oltre alla F e alla M, il margine di errore in caso di positività a tutti e tre è molto basso. "Molti scienziati pensano che la proteina N, comune ad altri coronavirus come quello del raffreddore, non sia di per sé segnale di contagiosità. Mentre la F è quella micidiale. Di certo la triade insieme è da isolamento, ma si comincia a pensare che la sola N non sia da quarantena". Ci sono in corso ancora molti studi su questo, ecco perché nessuno tende ancora a sbilanciarsi troppo.