Lazio - Inzaghi: dall'accordo verbale ai dubbi, tutte le tappe della vicenda

Una giornata incredibile quella che si è consumata ieri in casa Lazio. Dall'euforia dell'accordo per il rinnovo alla delusione, alla rabbia, allo sconcerto per il cambio di rotta. Simone Inzaghi non è più l'allenatore della Lazio e il tutto è successo in meno di 24 ore da quando fuori da Formello nella notte di mercoledì sono arrivate conferme su un accordo raggiunto fino al 2024. Cosa mancava? La firma e tanto è bastato per far tornare l'Inter alla carica desiderosa di trovare un tecnico, ancor di più quando è stato palese che Allegri fosse sfumato. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei il tutto era stato deciso ma qualcosa è iniziato a scricchiolare già dalla mattina: il tecnico era atteso per la firma del contratto dal segretario generale Calveri ma non si è presentato, ha chiamato il presidente lo ha informato dell'offerta dell'Inter e del ripensamento.
"Mi ha detto che non aveva più stimoli, che non avrebbe avuto più la forza di trasmettere carica ai giocatori. Sono deluso sul piano personale, ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, l’avevo firmato. Non si è più presentato dal segretario Calveri. Ci eravamo dati la mano", queste le parole del presidente Lotito furioso per quello che è successo e per quella parola non rispettata. Nel pomeriggio il patron della Lazio ha provato nuovamente a convincere il tecnico ma ormai era troppo tardi.
Una storia d'amore terminata nel peggiore dei modi e certamente logorata dai mesi, dal tempo che passava e da un progetto che forse non convinceva il tecnico e il presidente stesso fino alla fine. Da una parte la società ha tirato troppo la corda, dall'altra certamente i tifosi e l'ambiente meritavano un finale migliore e magari un addio sì ma in modalità completamente diversa.
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