Lazio | Isaksen, da meteora a uomo-Champions? È lui l'asso in più per la volata

RASSEGNA STAMPA - Decisivo quando Castellanos non c'era e Dia arrancava, Isaksen ha garantito i colpi mancanti. Proprio lui che sembrava destinato a passare dalla Lazio come una meteora. "Aveva soltanto bisogno di sentire la fiducia, gli dico che mi piace quando rischia le giocate determinanti, ora fa la differenza", l'attestato di avvenuta affermazione da parte di mister Baroni. Isaksen, modello 2025, s'incarna in questi dati: 14 partite giocate in campionato, 976 minuti in campo, 2 gol, 18 occasioni create, 26 tiri totali, 13 nello specchio, 118 duelli, 59 vinti, 50 dribbling tentati, 24 riusciti. Da inizio anno solo Yildiz (27) e Nico Paz (25) hanno completato più dribbling del danese. Come se non bastasse, si può aggiungere un ulteriore dato: Isaksen ha giocato 72 palloni nell'area di rigore avversaria, minimo 22 in più rispetto a qualsiasi altro compagno di squadra.
E ora il futuro. Arrivato a Roma da baldo e promettente giovane, come riporta Corriere dello Sport, ora può essere un gioiellino di mercato. Già prima di arrivare alla Lazio era stato trattato dal Feyenoord, in estate s'era tentato lo scambio con Stengs. Il Celtic era interessato ad agosto in prestito, la Lazio chiede l'obbligo di acquisto. A gennaio, invece, le voci sul Bologna, a marzo quelle che coinvolgono il Tottenham. Dalla svalutazione alla rivalutazione. Lotito ha speso 12 milioni più quattro di bonus per il cartellino del danese. Le richieste del presidente sono sempre al rialzo, ma oggi può fissare il prezzo partendo dalla base d'acquisto.
Incredibile la sua storia. Sarri non ha insistito, Tudor gli ha fatto giocare un derby da trequartista e poi l'ha silurato, l'aveva inserito nella lista degli scaricabili. Baroni se l'è ritrovato, per volontà e causa di forza maggiore ha dovuto lavorare con le risorse presenti in squadra per valorizzarle. È uno dei segni che ha lasciato in campo quest'anno e ora spera che Isaksen lo ripaghi fino alla fine. Da meteora a uomo-Champions, perché no?