Lazio, l'ex Primavera Luciani ora studia da procuratore: "Inzaghi sempre stato un esempio"

Non sono in molti a poter dire di aver vissuto la Lazio del secondo Scudetto e delle notti europee gomito a gomito con quei campioni. Andrea Luciani, che la maglia biancoceleste l'ha portata addosso e con cui ha vinto anche uno scudetto Primavera, esordì in Champions League in trasferta contro lo Sparta Praga, condividendo il campo con giocatori come Stankovic, Salas e Simone Inzaghi. Come riporta l'odierna rassegna stampa a cura di Radiosei, il ricordo di quella notte è ancora nitido nella mente di Luciani, soprannominato all'epoca il Piccolo Nedved perché proprio il centrocampista ceco lo indicò in un'intervista come suo erede. Una carriera che poi non è decollata in Serie A ma si è sviluppata tra le serie minori, mentre oggi Luciani studia per diventare procuratore al fianco di altre due conoscenze biancocelesti: Dusan Basta e Federico Pastorello. E la Lazio Luciani la segue ancora: "Inzaghi una sorpresa? No. Perché era maniacale quando era un giocatore. Lo vedevo in allenamento, era un esempio per noi giovani. Ed è riuscito a trasferire questa caratteristica anche nel ruolo di allenatore. Il lavoro paga. E’ diventato uno dei migliori tecnici in Italia. Il segreto della Lazio di oggi? La crescita di Luis Alberto, un giocatore spaziale. E poi c’è Milinkovic Savic che sposta gli equilibri".