Lazio, Petkovic: "Un fiume di gente spingeva il pullman, così capimmo cosa avevamo fatto"

26.05.2023 08:15 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Petkovic: "Un fiume di gente spingeva il pullman, così capimmo cosa avevamo fatto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quella del 26 maggio è una data che nessun laziale potrà mai dimenticare. Indelebile è per i tifosi, per gli eroi in campo e per chi dalla panchina si è goduto soffrendo il derby più importante che la Capitale abbia mai visto. Come riporta la rassegna di Radiosei, Vladimir Petkovic, allenatore e condottiero di quella squadra che ha fatto la storia, ha raccontato il suo 26 maggio:

"Ho compreso dopo qualche anno quale importanza avesse il derby, non mi rendevo conto in quel momento, forse perché non volevo pensarci. 
Perché dice di essersene reso conto in ritardo? Ogni volta in cui vengo a Roma, i laziali che incontro mi ringraziano per il 26 maggio. Accade in continuazione da dieci anni. Così ho cominciato a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse andata male. Ci fu un calo psicologico nella stagione successiva, per la gente avevamo vinto e il resto non contava. Quei sette giorni a Norcia si rivelarono decisivi. Il mental coach aiutò la squadra a rilassarsi, allentando la tensione. Totti e De Rossi? Due giocatori così, romani cresciuti in società, possono essere un vantaggio o uno svantaggio per il modo in cui sentono il derby. La Roma aveva reagito dopo l’1-0, era normale. Senad si fece trovare dove doveva trovarsi. Anche non colpendo bene il pallone, riuscì a colpire benissimo. Vengo due o tre volte all’anno a Roma, mi sembra come se fossi andato via ieri. Ricordo bene i festeggiamenti. Il pullman scoperto non riusciva ad andare avanti, era quasi trasportato dai tifosi, un fiume di gente intorno. Cominciammo a capire quanto era stato bello vincere quel trofeo contro la Roma".