Reja: "Lotito, che coppia con Sarri. Lazio in Champions? Sì, ma senza Conference"

Edy Reja, ora alla guida dell'Albania ma in passato allenatore della Lazio, è tornato a parlare della sua esperienza in biancoceleste. E in particolare di Miroslav Klose, ai suoi occhi imbattibile, non solo per i suoi colpi ma soprattutto dal punto di vista professionale. "Prendeva i palloni e li metteva nella sacca a fine allenamento, vedere i ragazzi della Primavera andare via senza raccoglierli, lo disturbava. Il primo giorno a Formello disse ai magazzinieri di non pulire i suoi scarpini, perché ci avrebbe pensato da solo. Questi sono i campioni. Gente da ammirare. Studiava gli avversari. Chiedeva le cassette per vedere i difensori che lo avrebbero marcato. Giocava sul centimetro, sugli anticipi. Grandissimo centravanti. Non so se diventerà un grandissimo allenatore. Di sicuro potrà essere di insegnamento a tanti ragazzi", riporta la rassegna stampa di Radiosei. L'ex tecnico biancoceleste ha, poi, raccontato di quando voleva dare le dimissioni, anzi le aveva già comunicate alla squadra. L'intervento di Klose cambiò le cose: lo guardò e gli invitò a mettersi le scarpe ed andare in campo. Detto fatto, Reja riprese in mano l'allenamento.
Poi, si è espresso sul presidente Lotito e su una ritrovata saggezza con l'arrivo di Sarri: "Adora Maurizio. Fanno una bella coppia. Dal punto di vista tattico, come il primo anno a Napoli, Sarri ha avuto alti e bassi, ma c’è un filo logico, ora i calciatori lo conoscono, la squadra gioca bene. Ha vinto tatticamente e meritando il derby. La Champions? Ci spero, ma è dura. La Lazio dovrebbe uscire dalla Conference per arrivare tra le prime quattro in Serie A".