Scudetto 1915, l’avv. Mignogna: “Gravina, ora basta voltarsi dall’altra parte”

25.05.2022 16:30 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Scudetto 1915, l’avv. Mignogna: “Gravina, ora basta voltarsi dall’altra parte”
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L’avv. Gian Luca Mignogna è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della rivendicazione della Lazio per lo Scudetto del 1915 e commentare la lettera aperta da lui rivolta al presidente FIGC Gabriele Gravina, pubblicata sul Corriere dello Sport-Stadio di martedì 24 maggio 2022.

"La lettera ha avuto un riscontro importante, con toni rispettosi ma al tempo stesso fermi e precisi dal punto di vista della ricostruzione probatoria, ormai tutti sanno a memoria come stanno le cose ma ho voluto mettere dei paletti per ricordare i punti fermi della rivendicazione. Il presidente Gravina stasera facesse pure l’ultras giallorosso, ma da domani dovrebbe mettersi al lavoro per intervenire senza pregiudizi per correggere una stortura storica, un albo d’oro falsato per uno Scudetto la cui assegnazione non è stata mai deliberata. Se ignorasse ancora la questione Gravina non farebbe una gran bella figura e aprirebbe la vicenda a diversi interrogativi".

La cosa importante è che tutti hanno colto la profonda ingiustizia di questa storia, di come siano state ignoranti le fonti che abbiamo recuperato. La gente ha a cuore questa faccenda, il presidente Gravina intervenga finalmente, senza nessun tentennamento e senza voltare la testa dall’altra parte".

“Io spero che ci sia una risposta alla mia lettera aperta, ma se ciò avvenisse ammetto che sarei un po’ sorpreso. Dopo la nomina della seconda commissione storica per valutare la questione sono stati recuperati altri documenti che hanno rafforzato la nostra tesi. Dopo questi ritrovamenti ci saremmo aspettati una certa celerità e invece siamo stati ignorati, a oggi non è stato resto pubblico il lavoro di questa seconda commissione. Il punto è che l’albo d’oro è falsato, Gravina non abbia timori o condizionamenti nell’intervenire: noi non abbiamo paura rispetto a qualsiasi confronto che possa chiarire ulteriormente le cose, se ce ne fosse bisogno, speriamo che non sia la FIGC stessa a questo punto ad essere spaventata dalla rivendicazione. D’altronde il potere è a tempo mentre la verità è per sempre".