Un mercato di quantità e qualità e un pubblico ritrovato: Lazio ora si fa sul serio!

08.08.2022 20:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla-Lalaziosiamonoi.it
Un mercato di quantità e qualità e un pubblico ritrovato: Lazio ora si fa sul serio!

Un mercato importante, seguendo le indicazioni di Maurizio Sarri. Totale la connessione tra tecnico e proprietà, spazzati via i dubbi sulla volontà di Lotito di assecondare i dettami del Comandante. Da Marcos Antonio a Provedel, passando per Casale, Vecino, Maximiano, Gila e Cancellieri, ma soprattutto con Alessio Romagnoli a rendere questo mercato speciale. Dopo 20 anni, dopo quel nefasto 31 agosto 2002, la numero 13 torna sulle spalle di un tifoso, da Nesta a Romagnoli, per chiudere un cerchio e aprire un ciclo nuovo. Romagnoli è il colpo a effetto, l’iniezione d’entusiasmo che può dare una marcia in più alla nuova Lazio, il leader difensivo che serviva per ricostruire una retroguardia usurata dal tempo e da un cambio modulo che troppi non avevano digerito. Capitano del Milan Campione d’Italia, Romagnoli non è solo un acquisto per la piazza, ma anche un innesto di qualità e valore, un giocatore di personalità ed esperienza, fondamentale per il nuovo corso laziale. 

MERCATO - C’è molto nel mercato della Lazio. Ci sono talento e gioventù, quella di Marcos Antonio e Cancellieri, Casale, Gila e Maximiano un quintetto dall’età media di 22,2 anni. Aria fresca per quella che era la rosa più anziana della Serie A. A questi s’aggiungono l’esperienza di Romagnoli e Vecino, entrambi campioni d’Italia con Milan e Inter. Poi c’è Ivan Provedel che ha talento e voglia di emergente, portiere abile con i piedi, nome fatto esplicitamente da Sarri. Tanti acquisti e diverse falle tappate, ma soprattutto sono state poste le basi per aprire il vero percorso firmato Maurizio Sarri. Il tecnico ha imposto la sua visione, ha trovato sponda nella società, che ha sembra aver scacciato la paura di un nuovo anno zero. Milinkovic appare destinato a rimanere ancora a Roma ed era questo il grande punto interrogativo a fine maggio, al rompete le righe post Verona. Il Sergente è ancora a Formello, dovrà dimostrare di esserci con tutto se stesso, confermandosi trascinatore di un centrocampo che avrà in Marcos Antonio il nuovo faro in regia. Ma è ovvio che avere un SMS in più fa tutta la differenza del mondo. Milinkovic e Immobile sono le grandi certezze della Lazio, i campioni ai quali appoggiarsi per diventare davvero grandi. Sarri ora chiede un ultimo sforzo, vorrebbe Ilic che però è legato all’uscita (difficile) di Luis Alberto e soprattutto un terzino sinistro con Emerson candidato numero uno. Un tassello, quello per la corsia mancina di difesa, troppo importante per completare il puzzle biancoceleste. 

TIFOSI - Gli sforzi della società sono stati ripagati anche dal pubblico. La tifoseria ha risposto presente, la campagna abbonamenti si è chiusa a quota 23 mila, un numero da non trascurare, considerando anche i contrasti che c’erano stati nei mesi scorsi tra Lotito e la Curva Nord e che fa di quella laziale la quarta tifoseria in Italia per numero di tifosi fidelizzati. Gli abbonati garantiranno uno zoccolo duro, una presenza costante, ai quali s’aggiungeranno quei tifosi che compreranno i biglietti volta per volta, sperando di avere una cornice importante in ogni partita. È la richiesta che hanno fatto giocatori e allenatore in questa pre-season, affascinati dal colpo d’occhio avuto nell’ultimo turno della passata stagione, quando 55 mila Laziali avevano riempito l’Olimpico per la sfida contro il Verona. Unità d’intenti e voglia di aprire un nuovo ciclo, sembra questo il sentimento che permea il mondo biancoceleste a pochi giorni dal via.