Lecce - Lazio, Chiarenza: "Sarri troppo dogmatico. Immobile con Castellanos, perché no?"
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In merito alla debacle subita dalla Lazio al Via del Mare di Lecce, abbiamo raggiunto telefonicamente in esclusiva Vincenzo Chiarenza, ex calciatore biancoceleste e primo mentore assoluto di Ciro Immobile, che “svezzò” ai tempi delle giovanili della Juventus.
Conosci a perfezione Immobile: il tuo giudizio rispetto al suo impatto in campionato?
“Per l’ennesima volta ha segnato alla prima giornata. Credo sia un messaggio diretto a Spalletti. Si parla tanto di Retegui, ma - a mio avviso - il centravanti titolare della Lazio e della Nazionale è lui. Non capisco come mai venga sempre messo in discussione. Lui vive per il gol. Se non segna, vive male”.
La Lazio ha steccato l’esordio stagionale a Lecce…
“Non voglio difendere Sarri, che ha le sue colpe. Però D’Aversa è un grande allenatore e giocare contro il suo Lecce non sarà semplice per nessuno. Le partite vanno disputate. Giudicare a priori è troppo semplice”.
Quali sono le colpe di Sarri, a cui fai riferimento?
“Per me è troppo “dogmatico”. Non c’è nulla di male nel calcio moderno esserlo, però - se sai che hai un allenatore che ha bisogno dei calciatori che si deve scegliere personalmente per rendere - lo devi accontentare subito”.
Sotto quali aspetti è ancora incompleta la Lazio?
“Non capisco perché vogliano fare questa rivoluzione totale in porta. Io penserei, piuttosto, a definire nettamente le gerarchie in difesa e prenderei due centrocampisti”.
L’obiettivo stagionale della Lazio?
“Entrare in Champions e mettere Immobile nelle condizioni di fare gli stessi gol di quando aveva Milinkovic in squadra. Perché non provare a farlo giocare insieme a Castellanos?”.
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