Temptation Island, Massimo Colantoni: "La Lazio prima di tutto. Felipe Anderson? Magari..."

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - L'ex protagonista di Temptation Island racconta la sua passione per la Lazio e i sogni di mercato...
05.07.2021 20:21 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Temptation Island, Massimo Colantoni: "La Lazio prima di tutto. Felipe Anderson? Magari..."

"Prima di me c'era la Lazio". Sono passati due anni dalle discussioni tra Ilaria Teolis e Massimo Colantoni a Temptation Island che coinvolgevano anche la passione di lui per la prima squadra della Capitale. La coppia romana è entrata nel programma dei sentimenti per risolvere i problemi di coppia, ma non ha superato i 21 giorni di distanza. I due si sono lasciati e stanno proseguendo la loro vita. Il ragazzo in questi giorni ha lanciato una canzone dedicata alla sua ex che sta avendo un discreto successo. Massimo è tifosissimo della Lazio e non lo ho mai negato: "Già al provino ho detto che la mia passione per la Lazio veniva prima di tutto pure di Ilaria (ride, ndr)". L'influencer si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni parlando dei biancocelesti. 

INZAGHI E SARRI - La Lazio è pronta a cambiare sensibilmente con il passaggio da Simone Inzaghi a Maurizio Sarri. Passaggio che Colantoni approva: "La notizia di Inzaghi mi ha stravolto. La sera in cui mancava solo l'ufficialità ero sicuro della sua permanenza per due o tre anni anche perché è stato un ottimo allenatore. Io ci puntavo tanto anche perché quando hai il laziale dentro casa lo vorresti a vita. Superato questo trauma l'unico allenatore che avrei voluto era proprio Maurizio Sarri. Per fortuna Lotito ce lo ha portato. E' un grande mister a livello tecnico, spero che ci faccia sognare. Verrà fuori una bella Lazio, da come lui imposta il calcio potremmo divertirci".

MERCATO - Tanti i nomi accostati in questi giorni compeso il ritorno di Pipe. Un acquisto che sarebbe gradito: "Felipe Anderson? Ma magari! Lo riaccoglierei a braccia aperte perché è stato un giocatore fortissimo. Ti fa divertire anche se quando non gli andava di giocare era un dramma. Se è cresciuto a livello mentale, con il 4-3-3 di Sarri Felipetto ci sta bene. Le alternative poi non sono tante a meno che non spendi tanti soldi e visti i tempi. Muriqi non è un giocatore da Serie A. Non so come hanno fatto a pensare a lui, non credo sia fatto per i campionati di un certo livello".

MILINKOVIC E IMMOBILE - Acquisti a parte, quali suoi calciatori preferiti. Massimo non poteva che incoronare il re: "Sergej Milinkovic è il faro del centrocampo e anche Luis Alberto quando è in giornata è allucinante. Però Ciro Immobile è il nostro bomber, davanti fa la differenza. C'è poco da fare, Ciro è Ciro. Europeo? Lo sto seguendo e con il Belgio era rigore al 100%, lo hanno criticato in maniera gratuita. Lo fanno tutti, ma su di lui esagerano. Non è una cosa così tragica. Le critiche sono eccessive. Immobile ha sempre dato il massimo segnando tanti gol con la Nazionale. Con l'Austria è stata dura per tutti, molto più di quella con il Belgio. L'Austria stava tutta chiusa e non lasciava spazi agli attaccanti. Se criticano Ciro, che dovrebbero dire a Mbappé? Ciro deve farsi scivolare tutto addosso perché noi sappiamo chi è veramente, quanto vale. Le critiche lasciano il tempo che trovano".

LA PASSIONE PER LA LAZIO - L'amore per la Lazio nato da piccolo e ci racconta anche un aneddoto divertente: "Andavo all'asilo ed erano tutti della Roma. Solo io e un mio amico con cui siamo cresciuti insieme tifavamo Lazio. Gli ho chiesto come mai fossimo solo noi due. Lui mi ha risposto che non lo sapeva, ma che noi ci differenziamo perché non siamo come loro. Ho mio padre romanista e abbonato, ma io sono orgogliosissimo di essere laziale e non mi sono mai vergognato di esserlo. Anche perché i nonni dei nostri padri erano tutti della Lazio perché c'eravamo solo noi". 

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