Lazio, ora all-in sulla Champions: ecco perché credere nell'assalto al Palazzo

La squadra di Sarri ora avrà solo un impegno nel weekend e un'intera settimana per preparare le partite di campionato. E il distacco...
26.02.2022 07:25 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, ora all-in sulla Champions: ecco perché credere nell'assalto al Palazzo
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Mettere in archivio l’Europa League, prendere il buono che lascia la doppia sfida contro il Porto e tuffarsi a capofitto nella rincorsa a un sogno. La Lazio è a 48 ore dalla partita contro il Napoli, un crocevia fondamentale per capire ambizioni e forza della squadra di Sarri. Ottenere un risultato importante contro gli azzurri darebbe morale, consapevolezza e soprattutto permetterebbe alla Lazio di tenere quantomeno invariato il distacco con le altre, questo nell’ultimo impegno seguente una partita infrasettimanale. I biancocelesti sono a -4 dalla Juventus quarta, a -1 dall’Atalanta quinta. Entrambe ancora impegnate su più fronti. La squadra di Allegri si giocherà l’accesso ai quarti di Champions League nel ritorno contro il Villarreal e ha da giocare anche la doppia semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina. La Dea, invece, ha superato l’Olympiacos ed è agli ottavi di Europa League (oggi il sorteggio ndr).

FATTORE EUROPA - Questo può essere un vantaggio per la Lazio che, invece, da qui in poi avrà solo una partita e una settimana intera di lavoro per prepararsi. Aspetto decisivo nel calcio di Sarri. Il tecnico ultimamente ha parlato di “lavoro sui dettagli” che ancora non c’era tempo e modo di curare con tante partite ravvicinante in calendario. Per la prima volta da agosto, invece, la Lazio avrà tempo e modo di concentrarsi sul lavoro settimanale. In attesa di capire come andrà domenica contro il Napoli, i numeri post Europa League del resto sono chiari. La Lazio ha perso quattro partite su sette, ne ha vinta solo una (3-0 in casa contro la Salernitana) e ne ha pareggiate due (contro Cagliari all’andata e contro l’Udinese pochi giorni fa). Soprattutto non può essere un caso che i biancocelesti abbiano incassato le batoste contro Bologna, Verona e Napoli proprio in partite seguenti un impegno europeo. Come se le sfide del giovedì portassero via tante energie fisiche e mentali, troppe per essere ritrovate a distanza di tre giorni.

RINCORSA A UN SOGNO - La partita contro l’Udinese di domenica scorsa, da questo punto di vista, aveva fatto segnare dei progressi, la Lazio nonostante l’impegno in trasferta contro il Porto e le tante assenze, aveva tenuto il campo con personalità per 70’, prima del comprensibile calo finale. Ora il Napoli è un’altra prova di maturità, anche perché l’avversario è di caratura diversa, in piena lotta per lo Scudetto. Vincere darebbe una spinta incredibile a squadra e ambiente. La Lazio vuole provarci, le parole dei protagonisti nel post gara di ieri sono emblematiche. Il quarto posto non è una chimera, il distacco è colmabile, a patto che i biancocelesti continuino nel processo di crescita, nei progressi mostrati nell’ultimo mese e che non ci siano ulteriori problemi fisici a frenare big come Immobile. Ciro ha già saltato cinque partite di campionato, mai così tante a questo punto della stagione da quando è a Roma. Sfortunato il bomber, sfortunato Sarri che pure nelle ultime tre senza il totem ha raccolto sette punti su nove a disposizione. L’arrembaggio al quarto posto passa da questi fattori: tempo per lavorare, crescita e quel pizzico di buona sorte che non può mancare. La Lazio deve crederci, può crederci, all’assalto di un sogno che pareva impossibile. Avanti fino al Palazzo, come diceva Sarri ai tempi di Napoli. Magari con uno sgarbo a quella Juve che non l'ha mai apprezzato e valorizzato. 

Pubblicato il 25/02 alle 9.15