PAGELLE Lazio - Benevento: Strakosha salva, Correa a salve

19.09.2020 19:51 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Lazio - Benevento: Strakosha salva, Correa a salve
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STRAKOSHA 7: Il pericolo maggiore nel primo tempo è un sinistro di Insigne da posizione ravvicinata, parata con il piede tutt’altro che semplice. Niente a che vedere con la prodezza della ripresa: reattività massima sul colpo di testa di Caprari, riesce a deviarlo in corner con le dita quando il risultato sembrava già sbloccato. Grande risposta dopo l’amichevole lasciata a Reina a Frosinone.

PATRIC 6: Imposta pulito, è un’abitudine. Pressa in avanti come richiesto da Inzaghi, i movimenti della squadra non sono sincronizzati al massimo e a volte gli partono alle spalle.

ACERBI 6,5: Se la vede con due attaccanti di stazza, prima Moncini e poi Lapadula. Li controlla agevolmente, sia quando tenta l’anticipo, sia quando deve scappare all’indietro. Garanzia.

RADU 6: Diagonale perfetta intorno alla mezzora, la difesa s’era fatta trovare scoperta, mette un piede provvidenziale a pochi metri dalla porta. Rischia di essere infilato dalla sua parte nel finale dopo un rimpallo sfortunato.

Dall’81’ ARMINI sv

LAZZARI 6,5: Sarà il fisico diverso rispetto ai compagni, ma è sempre quello più in condizione. Talmente tanto che spesso arriva sul fondo e non trova nessuno in area pronto a sfruttare i suoi suggerimenti. Va troppo veloce. Il difetto è sempre lo stesso: per quanto spinge dovrebbe trasformare maggiormente in assist o in grandi occasioni le sue discese.

Dal 81’ DJAVAN ANDERSON sv

AKPA AKPRO 6: Dimostra in cosa può essere utile a questa squadra, era successo già sabato scorso allo Stirpe. Ha personalità, è dinamico e riesce a strappare palloni di forza. Deve crescere nella precisione dei passaggi: nel secondo tempo, dopo un recupero di personalità, non trova il corridoio ideale per Immobile e l’azione sfuma.

Dal 76’ CATALDI sv

LEIVA 6: Un’altra ora nelle gambe, per lui è soltanto la seconda amichevole. Deve recuperare brillantezza, ha passato quasi l’intera estate a lavorare in modo differenziato per ritrovare lo smalto. Qualche chiusura importante, strappa la sufficienza, anche se il Benevento spesso riparte con troppa facilità in contropiede.

Dal 67’ ESCALANTE 6,5: Finora non ha sbagliato un’amichevole. Ha fame, picchia e imposta, si sta facendo apprezzare.

PAROLO 5,5: Allarga sulla fascia e si butta dentro, un paio di sponde potevano essere sfruttate meglio dai compagni appostati in area. Comunque non brilla particolarmente.

Dal 67’ CAICEDO 6,5: Nessun tiro in porta, ma almeno due-tre giocate di personalità e che mostrano una buona forza sulle gambe. Pomeriggio voglioso.

LUKAKU 5,5: L’aspetto positivo: sta recuperando la forma, erano quasi due anni che non mostrava una continuità del genere, anche solo in amichevole. Per il resto non combina nulla di pericoloso.

Dal 67’ MARUSIC 6: Meno di mezzora in cui cambia fascia: parte a sinistra, chiude a destra dopo l’uscita di Lazzari. Nulla da segnalare, né in un senso, né nell’altro.

CORREA 5: A Frosinone aveva risollevato la prestazione con il gol decisivo. Stavolta non riesce a punire il portiere nonostante le diverse chance a disposizione. La migliore su un cross dalla destra di Lazzari: tutto solo, all’altezza del dischetto, centra Montipò che blocca senza la minima difficoltà. Anche con il sinistro incrocia debolmente. La Lazio ha bisogno dei suoi gol, non solo di finte.

Dal 76’ KIYINE sv

IMMOBILE 5,5: Un po’ gli manca la lucidità, un po’ (soprattutto) i rifornimenti giusti dei centrocampisti di qualità: senza Milinkovic e Luis Alberto viene innescato poche volte coi tempi e i modi che lo esaltano. Poteva fare meglio almeno in un paio di occasioni, gli manca la stoccata o lo stop decisivo.

Dall’81 ADEKANYE sv

ALL. S. INZAGHI 5,5: La Lazio inizia il campionato una settimana dopo: “meno male” viene da dire vedendo la difficoltà nel creare occasioni da gol. Bisogna accelerare e ritrovare i calciatori migliori a centrocampo, quelli che innalzano il livello di una formazione così troppo piatta.