PHOTO & VIDEO - Tornano le notti d'Europa per i tifosi Laziali: quanto sostegno anche al Josè Alvalade! E dai portoghesi uno striscione per Gabbo

30.09.2011 14:54 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
PHOTO & VIDEO - Tornano le notti d'Europa per i tifosi Laziali: quanto sostegno anche al Josè Alvalade! E dai portoghesi uno striscione per Gabbo
© foto di Lalaziosiamonoi.it

LISBONA - Aspettavano una notte così affascinante da almeno due anni. Da quando il Villarreal si sbarazzò di quella Lazio, allora allenata da Ballardini e che non viveva, certo, giorni sereni. Loro, i tifosi Laziali, sognavano di tornare a vivere il palcoscenico continentale più importante ma si sono dovuti accontentare di quello meno blasonato, ma sempre e comunque nobile, dell'Europa League. Sembra passata una vita da quella Lazio, che di lì a poco avrebbe vissuto una stagione da brividi, sull'orlo del baratro della retrocessione in serie B e continuamente costernata da problemi di gestione interna. E' passato ancor di più, invece, dalla stagione 2003-2004, quella con Roberto Mancini in panchina, l'ultima partecipazione della squadra capitolina alla Champions League. Una notte così, dunque, la aspettavano dalla notte del Madrigal che, quella volta, trascorse sin troppo velocemente. 4-1 dal Villarreal e sogni di gloria riposti ampiamente nel cassetto. Ieri sera, però, sul campo, poteva e doveva essere tutto diverso, soprattutto in virtù della netta differenza tra la squadra guidata dall'allenatore ravennate e quella che ha in Klose e Cisse i suoi interpreti di spicco. Il risultato del Josè Alvalade non ha dato ragione ai loro sforzi e ai loro sacrifici per raggiungere Lisbona: la Lazio ne è uscita, anche in questo caso, sconfitta ma forse con un pizzico di orgoglio in più. Nonostante il 2-1, in nome di un ritrovato entusiasmo, sin dal giorno precedente la partita, i i sostenitori della Lazio hanno affollato le strade della Capitale portoghese, vestendo di biancoceleste ogni angolo della città. Dal quartiere Rossio e dai ripidi percorsi del Bairro Alto, passando per il suggestivo scenario del Ponte Vasco da Gama e del Rio Tejo, lingua d'acqua che divide le rive di Lisbona dall'Oceano Atlantico. Loro c'erano. Ancora una volta fieri dei loro colori. Hanno acclamato gli 11 ragazzi in biancoceleste sin dal riscaldamento pre-gara, hanno risposto al caloroso tifo di casa (che tra l'altro ha dedicato uno striscione 'Mai un ultras assasinato da un'arma dello stato. Gabriele Sandri, al compianto giovane biancoceleste) riempiendo e colorando di bandiere, sciarpe, stendardi e vessilli, il settore a loro riservato (erano circa 600, ndr) e ricevendo, a fine gara, il doveroso tributo da parte di Rocchi & Co. “Voglio andare a vincere in Europa”: forte e chiaro il messaggio dei supporters biancocelesti lanciato per tutto il pre partita. Da tempo, dunque, desideravano rivivere da vicino le emozioni di una notte europea, di quelle che fanno stropicciare gli occhi, di quelle che ti riportano indietro con la mente alle finali vissute nell'epoca Cragnotti.  Questa è da considerarsi tra quelle, vista soprattutto l'importanza dell'avversario. Tornare a lottare contro le big del Vecchio continente: un obiettivo che, nonostante la sconfitta contro i biancoverdi di Domingo Paciencia, loro non smettono di inseguire. Perchè l'Europa League e la sua musichetta, in fondo, non dispiacciono poi così tanto. Prossima tappa, 22 ottobre, Zurigo: la squadra svizzera non avrà, certo, lo stesso blasone dello Sporting, ma loro, i tifosi Laziali, statene certi, anche stavolta non mancheranno...