Baronio saluta la Lazio, "Rossi come persona mi hai deluso "

Lascia la Lazio, ma per lui non è una prima. Roberto Baronio se ne va e cambia maglia per la dodicesima volta nella sua inespressa carriera. Stavolta torna a Brescia, con l’amarezza di chi sa di aver fallito la sua ennesima chance. Brescia come ritorno alle origini, Brescia come nostalgia di un calcio, che lo vide protagonista, quando iniziò dare i primi tocchi ad un pallone prima di incantare mezz’Italia ed arrivare alla Lazio. Raccoglie le sue forze Baronio per risalire la corrente, per dimostrare a chi non l’ha voluto, né considerato tutto il suo valore. Ma stavolta il fardello pesa, e tanto e così Roberto prima di chiudere la porta del passato alle sue spalle vuota il sacco:
Roberto sei del Brescia, soddisfatto della scelta?
“Certo sono felice di essere tornato a Brescia, era la mia destinazione preferita scendendo di categoria. Questo lo considero un lieto ritorno ed una sfida che mi affascina. Ieri la trattativa è stata lunga, ma alla si è trovato l'accordo che andava bene a tutti”.
C’è un po’ di rammarico nella tua esperienza alla Lazio?
“Vivo con un grande cruccio, quello cioè di non esser riuscito a dimostrare il mio valore. La colpa è un po' mia e un po’ dell’allenatore, che non mi ha dato la possibilità di stare sereno. Non ho mai avuto la chance di giocare quatto o cinque partite di seguito, per potermi esprimere con tranquillità, così com’è successo invece per tutti i miei compagni di squadra” .
Ma qual’era il problema con Delio Rossi?
“Posso dire che da parte mia non ce n’è mai stato nessuno, ma dalla sua evidentemente qualcosa c’era. Hai voglia a sentire dire che non aveva problemi con me, qualcosa deve averla avuta per forza nei miei confronti, visto che non mi parlava mai. Rossi mi rivolgeva la parola solo quando aveva bisogno di me, escludendomi sempre e comunque, senza darmi la possibilità di giocare anche quando gli altri erano meno in forma del sottoscritto. Sono deluso del mister come persona”.
Il rapporto con Lotito invece com’era?
“Ah con il presidente invece ho sempre avuto un buon rapporto. Ricordo di essergli andato incontro quando aveva problemi economici all’inizio della gestione, spalmando il mio contratto e lui da quell’istante mi è sempre stato riconoscente”.
Ma cos’è successo con i giocatori tenuti fuori rosa nella Lazio?
“Posso parlare per quel che riguarda me, anche perché ognuno penso che abbia una storia diversa su questa situazione. Io sono stato messo fuori rosa per una scelta dell’allenatore e su questo sono certo perché mi è stato confermato. Per gli altri miei compagni credo che le cose siano andate diversamente. Qualcosa sicuramente nello spogliatoio è accaduto, probabilmente problemi interni, che possono riguardare qualche mio compagno, però alla fine le scelte le fa l’allenatore e il presidente si attiene alle decisioni del mister, perciò credo che l’idea di metterci fuori rosa sia partita da Delio Rossi…”
Che pensi della nuova Lazio?
“Non posso esprimermi molto a riguardo, anche perché non ho vissuto da vicino il gruppo e l’ambiente, però i giocatori arrivati sono senza dubbio importanti e faranno sicuramente bene…”
Com’è il rapporto con i tuoi ex-compagni, ti aspettavi più solidarietà?
“No, ci sta che in una situazione del genere si viva questa separazione in casa con un pizzico di menefreghismo, alla fine ognuno pensa a se stesso e nella Lazio è stato così…”
Con quale obiettivi riparte Roberto Baronio?
“Io ho solo un desiderio: fare bene. Spero di giocare e aiutare il Brescia a centrare l’obiettivo principale che si è posta la società, ossia la serie A. Serve fortuna, spirito di gruppo e voglia di lottare, anche perché il campionato è difficile e ci sono molte squadre ben attrezzate quest’anno, ma qui a Brescia ho trovato un bell’ambiente”.
Con la Lazio è finita del tutto?
“No perché? Io ho un contratto che mi lega alla società biancoceleste fino al 2010. Ora ho come mio unico pensiero quello di giocare bene qui a Brescia e poi penserò al futuro. Ma la Lazio resta una squadra a cui sono legato…”
Roberto se dovessi spedire tre cartoline con rispettivi messaggi alla tua ex-squadra: una per il presidente Lotito, una per i tifosi e l’altra per Delio Rossi, che scriveresti?
“Bèh al presidente non posso contestargli nulla, perché anche se da questa situazione abbiamo perso qualcosa entrambi, lui la mano me l’ha sempre tesa, poi una cartolina la spedirei senza dubbio ai tifosi della Lazio, che con me sono stati fin troppo bravi e pazienti, anche se non ho mai potuto dimostrargli tutto il mio valore e l’altra me la tengo per me…”
Quindi nulla da dire? Nessun messaggio da spedire a Rossi?
“Assolutamente no! Non gli scriverei brutte parole perché sono una persona educata, ma ad uno che non mi ha mai rivolto la parola se non quando gli tornavo utile non saprei cos’altro dirgli…”