Il Decreto Crescita è legge, agevolazioni per i club di Serie A: tutte le info

La norma sul Decreto Crescita è stata approvata da Camera e Senato: ora entrerà in vigore. Una legge che consentirà ai club di Serie A di risparmiare, ma in misura minore rispetto ad altre realtà economiche. Andiamo per gradi: oggi è stato approvato il disegno di legge relativo al D.L. 34/2019, che prevede sgravi fiscali per le aziende che riporteranno in Italia i lavoratori dall'estero. Nello specifico l'articolo 5 prevede che, per i lavoratori residenti all'estero che si trasferiscono in Italia, l'imponibile sia ridotto al 30%. Per le regioni del Mezzogiorno, inoltre, è prevista una riduzione ulteriore del 10%.
LE MISURE PER IL CALCIO: Misure di favore che sono previste anche per il calcio, ma con alcune modifiche apportate dalle Camere: per gli sportivi professionisti, la detassazione è limitata al 50% dell'imponibile. Inoltre, probabilmente per evitare disparità tra società del nord e del sud, è stato escluso, per gli sportivi professionisti, il regime di favore che interessa il mezzogiorno. Insomma, i calciatori che verranno a giocare in Serie A pagheranno le tasse solo sul 50% del loro ingaggio. Per fare un esempio: se de Ligt dovesse scegliere di andare alla Juventus, pagherebbe le tasse solo su 6 milioni dei 12 percepiti da contratto (risparmiando sul 730 circa 2,5 milioni di euro).
LE CONDIZIONI: La normativa entrerà in vigore nel 2020, quindi i primi sei mesi della prossima stagione calcistica saranno esclusi. Perciò, continuando con l'esempio di de Ligt, nel primo semestre l'Irpef si calcolerà sull'intero imponibile; mentre nella seconda metà si calcolerà su metà del netto. Un'altra condizione è che il lavoratore che arriva in Italia, deve rimanervi per almeno due anni, altrimenti decadrebbero i benefici fiscali.
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