Juve | Caso plusvalenze, udienza finita. L'avvocato: "Chiesto l'annullamento..."

È terminata da poco l'udienza al Collegio di Garanzia del CONI e "nel minor tempo possibile", come detto dalla presidente del Collegio di Garanzia stesso, uscirà il dispositivo in merito alla questione relativa alla penalizzazione della Juve. Questo il commento del legale della Juventus, Maurizio Bellacosa, che spiega la difesa del club bianconero: "La sentenza impugnata è sbagliata, piena di errori, per questo chiediamo l’annullamento senza rinvio. La Juventus per le plusvalenze è già stata prosciolta con sentenza definitiva del maggio '22. Cosa è cambiato allora? Sono arrivate le 14mila pagine degli atti di Torino - aggiunge - Ma davvero c’è qualcosa che fornisca prova dei valori gonfiati? No, c’è solo un contesto generale. Nulla che cambi il proscioglimento di maggio".
Bellacosa nel suo intervento ha anche parlato del sistema fraudolento con cui la Corte d’Appello ha accusato la Juventus. “Ma nessuno lo aveva mai contestato nel deferimento - spiega l’avvocato - Si parla di alterazione del risultato sportivo, ma le plusvalenze non fanno guadagnare un vantaggio sul campo. C’è solo un effetto positivo nei bilanci, ma questi hanno anche effetti negativi come gli ammortamenti che appesantiscono il bilancio nei successivi cinque anni”. Citando l’operazione Arhur-Pjanic aggiunge: “La valutazione dell’operazione era corretta per la procura federale e infatti non era presente nel deferimento. Ma poi cosa succede? Siccome è presente tra le tante intercettazioni emerse allora la corte federale d’appello la cita otto volte nelle motivazioni della sentenza, peccato che non sia nell’atto di deferimento”. Rivolgendosi al Collegio ha concluso: “La vostra decisione farà scuola e sarà una sentenza pilota, noi vi chiediamo di fare quello che sapete fare meglio, applicare il diritto annullando la penalizzazione. I nostri non sono cavilli o formalismi. Sono motivi di ricorso in cui lamentiamo la violazione di principi basilari del procedimento sportivo, per questo chiediamo l’applicazione serena delle norme di diritto”.