Lazio, Lotito protesta: "Noi bloccati, ma chi non rispetta il fair play finanziario..."

01.07.2025 09:00 di  Chiara Scatena  Twitter:    vedi letture
Lazio, Lotito protesta: "Noi bloccati, ma chi non rispetta il fair play finanziario..."

RASSEGNA STAMPA - Muro contro muro tra FIGC e Lazio. "Le regole sul blocco del mercato sono chiare da due anni", ha ribadito il presidente federale Gabriele Gravina a Sky Sport. Ma Claudio Lotito non ci sta, e contesta apertamente l’applicazione della norma che impedisce al club di operare in entrata. Oggi 1° luglio è entrato in vigore il nuovo regolamento, che abolisce due dei tre parametri precedenti (indice di liquidità e indebitamento), mantenendo solo il controllo sul costo del lavoro allargato. Tuttavia, lo stop imposto dalla Covisoc si basa ancora sui dati della trimestrale al 31 marzo.

Da qui la protesta del patron biancoceleste, riportata da Il Messaggero: "È una follia dover versare 115 milioni per dei parametri che non esistono più, applicando una norma retroattiva invece di quella nuova. La Lazio è una società quotata in borsa, se si crea un danno legato a un’interpretazione arbitraria della norma, che non è razionale e giustificata, poi bisogna assumersene le responsabilità"

Lotito sottolinea che si tratta sia di una questione di principio, sia di buon senso: "Bastava fare un blocco soft. Sino a gennaio, tu puoi vendere e comprare. Invece si crea un blocco su un indebitamento finto. E se si infortuna un giocatore per un lungo periodo per quale motivo non potrei sostituirlo fino a gennaio? La ratio della precedente norma era quella di garantire che la squadra non fallisse durante il campionato. La Lazio non rischia il fallimento, è solida, con 300 milioni di patrimonio e nessun debito. Noi non abbiamo problemi, ma non possiamo fare mercato, che invece fanno tranquillamente club sanzionato dalla UEFA per il fair play finanziario”.

Il controsenso – pur sancito dall’art. 90 4bis delle Noif – resta evidente, anche se difficile da superare. Lotito però non molla e continua a battersi per sbloccare la situazione, anche per rispetto di Sarri: "Non gli abbiamo nascosto nulla. Anche noi siamo rimasti spiazzati dall’interpretazione arrivata dopo la comunicazione Covisoc del 26 maggio".