'La scomparsa del calciatore militante', la storia di M.M. raccontata nel libro di Chiappaventi: la sintesi

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni il giornalista e scrittore laziale Guy Chiappaventi, ha raccontato il suo nuovo libro "La scomparsa del calciatore militante". Uno scritto che parla di calcio e miltanza, la storia di un calciatore che va controcorrente in un calcio italiano destinato al periodo più buio della sua storia. Un profilo ambiguo, destinato a sparire nell'epoca dei social e dell'immagine al centro della vita. M.M., protagonista del racconto, è un personaggio vissuto con quarant'anni di anticipo, rimosso dalle memoriema che ora sembrerebbe essere torna. Ecco di seguito un breve estratto del libro e una sintesi riportata dall'Ansa:
"Molti fanno il calciatore per la Bmw e la fica. Forse per me l’unica possibilità di incidere è fare il rompicoglioni, ad esempio non parlare del calcio in senso consumistico" (p. 143, ndr)
M. M. è un calciatore e un militante di Lotta Continua. Gioca in una squadra guidata da un capitano che ai giornali si dichiara “un nazionalista e un conservatore”.
Allergico alle gerarchie dello spogliatoio, M. M. finisce in provincia, al Sud, e si scontra con la nuova classe dirigente della Democrazia Cristiana dopo un’intervista in cui ha detto: “Il tifoso è uno stronzo. Sfasciano tutto per un errore dell’arbitro mentre per l’ospedale che fa schifo nessuno scende in piazza”.
Tornato a Roma, diventa il testimone chiave del più grande scandalo dello sport italiano, il calcio-scommesse: quattro suoi compagni vengono arrestati, ma forse M. M. non racconta come è andata per filo e per segno.
In campo si rompe due volte e a ventiquattro anni è costretto a chiudere con il calcio. Così finisce dentro una storiaccia, la droga.
Importa quattro tonnellate di hashish dal Marocco, la sua pilotina affonda con il carico, lo fermano, riesce a scappare. Sparisce per sempre. Il processo è in contumacia: “Forse vive in India. Oppure è morto”, si dice negli ambienti del calcio. Ma invece non è così lontano.
Ispirato a una storia vera, la vicenda del centrocampista Maurizio Montesi sparito da trent’anni, “La scomparsa del calciatore militante” è la non fiction novel sul giocatore più scomodo del calcio italiano".