Lazio, ancora Kamada: "Mi hanno etichettato come mediocre, poi..."
Daichi Kamada ha aperto il suo canale Youtube e ha rilasciato una lunga chicchierata in cui ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a trasferirsi al Crystal Palace, ma anche cosa non ha funzionato alla Lazio. Nel corso degli oltre 20minuti di chiacchierata il giapponese analizza la scorsa stagione e come i giudizi abbiano influenzato le sue prestazioni. Ecco un altro passaggio: "Il club non ha iniziato bene. Io non giocavo nella posizione giusta, abbiamo perso le prime due partite dopo che la stagione prima eravamo arrivati secondi. Ho segnato a Napoli, ma non è bastato. Le aspettative erano altissime. Le cose non andavano bene e la gente rumoreggiava a ogni errore. Se le cose non andavano bene era per colpa mia. Anche se giocavo al di sotto della media, ed è vero, ma venivo etichettato come mediocre. Le aspettative erano alte, ma la stagione non andava bene e i media ci massacravano. Appena ho ricominciato a giocare e ho fatto vedere cosa sapevo fare, la gente diceva che ero fantastico, se sbagliavo venivo massacrato. Credo di essermi abituato all'Italia (ride, ndr). I tifosi della Lazio quando perdono una partita è come se volessero morire (ride, ndr). In Premier questo non accade. Quando la Lazio vinceva era impressionante sentire il pubblico incitarci forse per questo avrei dovuto giocare più avanzato. Contratto? Alla fine al Palace prendo la stessa somma che prendevo alla Lazio. In Italia c'è un problema importante di tasse, quando si va lì bisogna fare bene i calcoli. La Lazio paga bene i suoi calciatori che non a caso rimangono tanti anni lì. Non è tra le prime sei del campionato per caso".